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LA GRANDE POLITICA EUROPEA DEL GREEN DEAL E DEL RECOVERY FUND? AUMENTARE LE TASSE SUL GASOLIO

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Il governo vuole emettere l’ennesimo decreto pieno di bonus, reali o promessi, alcuni necessari, perchè legati alla cassa Integrazione ed al blocco dei licenziamenti, altri, come i vari favori e nomine, molto di meno. La Trimurti sindacale vorrebbe la proroga del blocco dei licenziamenti e la proroga della Cassa Integrazione sino al 31/12/2020, una misura apparentemente logica, ma che toglie risorse all’unica cosa che può salvare i posti di lavoro, cioè il rilancio della domanda ed una vera politica dei redditi. Il governo pensa allora alla solita via di mezzo: le aziende che non hanno ridotto l’orario di lavoro   durante il closedown , potranno licenziare, quelle invece danneggiate no. La logica rimane chiusa nelle teste di palazzo Chigi e non frenerà il disastro autunnale di licenziamenti, ma soprattutto fallimenti. Invece che questi giochetti inutili sarebbe meglio lavorare su due punti:

  • rilanciare la domanda (politica dei redditi);
  • fornire una genralizzata copertura alla disoccupazione, almeno a termine

Inoltre aumenterebbe il costo per le aziende per finanziare la CIG, soprattutto per quelle non l’hanno utilizzata.

Però il bello viene dalle coperture: lo sforamento di bilancio autorizzato è per 25 miliardi, mentre la previsione di spesa è superiore al 26 miliardi, secondo quanto riportato da La Verità. Bisogna coprire e come coprire almeno un miliardo e chiedere un altro scostamento. Come si copre questo miliardo – miliardo e mezzo? In un modo ECOLOGICO ED INNOVATIVO, mai sentito prima in Italia: eliminando alcune riduzioni alle accise del gasolio e quindi aumentandone il prezzo e portandolo al livello della benzina.

Una soluzione che il Ministro per l’Ambiente Sergio Costa e soprattutto Bruxelles gradiscono molto, nell’ottica del “Green Deal” che è alla base del Recovery Fund. Si pongono le basi per accedere ai famosi soldi, predisponendo interventi che aumentano le tasse sul gasolio che, a sua volta, a cascata, farà sentire l’effetto sui costi dei prodotti, cioè sulle tasche dei cittadini. Una misura GENIALE che, per prendere dei soldi che dovrebbero aiutare gli italiani, prima prende gli stessi dai loro portafogli.

Quindi il Recovery Fund inizia a farsi sentire….. con una tassa innovativa, talmente nuova che fu applicata da Mussolini per finanziare la guerra d’Abissinia nel 1935-36 e che poi è stata utilizzata per coprire un po’ tutto. Quindi, dopo, ci sentiremo forse più verdi, sicuramente più al verde.


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