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La giustizia contabile farà mai il suo corso, o ci obbligheranno alla sesta dose?

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Una notizia del TGcom24 mi ha colpito e , curiosamente, è invece passata sotto silenzio. un breve estratto per farvi capire:

A luglio scadranno 120mila dosi di vaccino mentre entro la fine di agosto ne andranno in scadenza altre 3 milioni e 117mila. Il dato è pubblicato sul sito dell’Unità di completamento della campagna vaccinale, la struttura guidata dal generale Tommaso Petroni che è subentrato al commissario Francesco Figliuolo al termine dell’emergenza. Sono invece 53,5 milioni le dosi complessive donate dall’Italia ai Paesi a medio e basso reddito e con bassa immunizzazione.

Buona parte delle dosi vaccinali donate all’estero finirà nei cestini degli studi medici e sarebbe stato meglio donare, ad esempio, vaccini antimalarici. Però interessanti i dati dei vaccini a scadenza fra luglio e agosto: si tratta di dati che riguardano beni per decine di milioni di euro. Quante saranno le dosi che scadranno a settembre e che, presumibilmente, saranno gettati? Ancora qualche milione?

Si tratta di danni erariali per decine di milioni di euro derivanti da contratti, evidentemente, non adeguati. Normalmente per questo tipo di attività viene a sussistere una responsabilità contabile personale per chi ha preso parte alla definizione dei contratti stessi. Per essere chiari c’è il rischio che il giudice contabile chiami qualcuno ad aprire il portafoglio personale e a pagare per questo spreco di denaro pubblico.

Non è che l’amore per la quarta dose o per la quinta deriva dal rischio che qualche geniale funzionario corre di dover pagare di tasca sua per le dosi che andranno distrutte, derivanti da improvvidi calcoli economici?

Perché altrimenti non si capisce a cosa serva l’inoculazione di un farmaco che si è già rivelato completamente inefficace…

 


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