Attualità
La Germania impone il piano dei risparmi agli altri paesi europei, che contano nulla
La Germania, aiutata dai suoi fidi satelliti, alla fine ci è riuscita. oggi al Commissione approverà il piano dei risparmi forzati sui consumi dei gas, creato ad hoc per garantire “Solidarietà” a Berlino e alla sua industria, nonostante le opposizioni di Ungheria, Spagna, Portogallo, Grecia e probabilmente anche Italia. Il tutto con una certa disapprovazione dei giornali spagnoli e gran tripudio fra quelli tedeschi.
Il piano consiste in una riduzione volontaria dei consumi di gas dal primo agosto al 31 marzo 2023, riduzione volontaria che però può diventare forzata. Inoltre il piano prevede, nell’ambito della solidarietà, il trasferimento delle scorte da un paese all’altro per il mantenimento di livelli minimi definiti da quel paese, il tutto con attivazione di un allarme europeo. Per l’approvazione ci sono state alcune modifiche, come l’esenzione di Irlanda, Malta e Cipro che non sono interconnesse con la rete di gas europea, e che quindi continueranno a fare come vogliono. Inoltre la decisione dello stato di emergenza non sarà presa dalla Commissione, ma dal Consiglio, con maggioranza qualificata di 15 paesi che rappresentino il 65% della popolazione. Del resto, dopo l’ultimo taglio delle forniture tramite Nord Stream 1, appare evidente che Berlino non riuscirà a colmare le scorte entro l’estate.
Questa normativa è soprattutto a uso e consumo della Germania: la Francia e la Spagna ha diversi rigassificatori, l’Italia ha canali di fornitura alternativi, ma la Germania è la Germania, coperta da una serie di satelliti che economicamente contano poco, ma che hanno i voti in Consiglio. Quindi, nonostante l’insoddisfazione di diversi stati rilevanti, la misura sarà approvata oggi e anche l’Italia si troverà a dover razionare il gas a partire dal primo agosto per aiutare un paese che di solidarietà, ad esempio all’interno della BCE e con il MES, ne ha sempre mostrata molto poca. Questo conferma quello che disse Paolo Savona nel 2017: Non esiste un’Europa, ma una Germania circondata da pavidi.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.