Difesa
La Germania è pronta a spendere moltissimo per la difesa, purché a combattere sia qualcun altro
Il governo tedesco approva un aumento del 32% per le spese militari, una scelta sostenuta da due terzi della popolazione. Eppure, un’indagine Forsa rivela una netta contraddizione: la maggioranza dei cittadini, soprattutto i giovani, non è disposta a imbracciare le armi per difendere il Paese.

Il governo federale tedesco ha presentato un progetto di bilancio per il 2026 che segna un deciso cambio di passo per le forze armate. Nonostante le pressioni per un contenimento della spesa pubblica, l’esecutivo intende destinare alla difesa circa 82,7 miliardi di euro, con un aumento di oltre il 32% rispetto all’anno fiscale corrente.
Questa super espansione viene finanziata con debito e perfino fondi fuori bilancio, ma i soldi militaristi di Merz e Klingbel, cancelliere e ministro delle finanze, si scontrano con una dura verità.
Il sostegno dell’opinione pubblica
Un’indagine rappresentativa condotta dall’istituto Forsa per Redaktionsnetzwerk Deutschland rivela che il 67% dei tedeschi è favorevole a un significativo aumento delle spese militari, mentre solo il 30% si dichiara contrario. L’approvazione è trasversale tra gli elettorati dei principali partiti: raggiunge il 92% tra i sostenitori di CDU/CSU, il 76% tra quelli dei Verdi e il 75% nella base della SPD. Le uniche voci di dissenso maggioritario si registrano tra gli elettori della Linke (59% di contrari) e di AfD (52%).
Il nodo della coscrizione, che però deve riguardare qualcun altro
Parallelamente al dibattito sul bilancio, si riaccende quello sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio. Secondo lo stesso sondaggio, il 61% dei cittadini sarebbe favorevole alla coscrizione qualora non si riuscissero a reclutare abbastanza volontari.
Tuttavia, emerge un dato generazionale molto netto: proprio la fascia d’età che sarebbe direttamente interessata, quella tra i 18 e i 29 anni, si oppone in modo compatto, con il 61% di contrari. Intanto, il Ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) accelera, con l’intenzione di presentare un progetto di legge per un nuovo modello di servizio militare, potenzialmente già dal prossimo anno.
Pochi disposti a imbracciare le armi
Il paradosso più evidente riguarda però la disponibilità personale dei cittadini a difendere il Paese. Nonostante il largo consenso per un esercito più forte, solo una minoranza sarebbe disposta a combattere in caso di attacco militare. Il 16% lo farebbe “sicuramente” e un altro 22% “probabilmente”. La maggioranza, pari al 59%, risponde che “probabilmente non” o “per niente” sarebbe disposta a imbracciare le armi. Il rifiuto è particolarmente marcato tra le donne (72%) e, ancora una volta, tra i giovani tra i 18 e i 29 anni (56%). Insomma la Germania è un paese che è pronto per la guerra, anche spendendo molto, purché a combatterla sia qualcun altro.
Nel frattempo, la Bundeswehr vorrebbe un aumento del 15% nel numero dei volontari rispetto all’anno precedente, puntando a un organico di 260.000 soldati attivi e 200.000 riservisti entro il prossimo decennio. Un obiettivo tutt’altro che facile da raggiungere, quando i cittadini vogliono che a combattere sia qualcun altro. Alla fine la Germania è una nazione di imboscati.
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