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Euro crisis

Se chi usa la violenza nelle piazze sono gli antifascisti, ossia le sinistre (come ai tempi delle brigate rosse). Perché (ri)succede?

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Ai tempi delle brigate rosse erano le sinistre che mettevano a soqquadro l’ordine costituito, anche ammazzando i poliziotti nelle piazze. Pochi ricordano però che la di fatto sede delle sinistre combattenti europee era troppo spesso a Parigi (Hyperion) oltre al fatto che Mitterand, Giscard d’Estaing e soci – Giscard, quello dell’attacco francese di Ustica – difesero globalmente i brigatisti di sinistra che avevano fallito nella destabilizzazione italica, grazie al supporto americano.
Leggasi, la Francia da sempre punta a destabilizzare l’Italia, per impossessarsi delle sue ricchezze a mo’ di colonia.
Tale narrativa – fattuale, memento Cesare Battisti, l’assassino di sinistra protetto dalla Francia – andrebbe declinata in salsa attuale: Enrico Letta, ex primo ministro italiano vicino agli interessi francesi fin dal 2000, che oggi è sotto contratto con l’università dei servizi segreti d’oltralpe, è un caso o il frutto di un piano ben congegnato? Meglio detta, chi paga oggi le sommosse di piazza delle sinistre teoricamente antifasciste italiane? Sono potenze straniere? Sono i globalisti Dem, gli stessi grandi finanziatori delle proteste di piazza anti-Trump negli USA? E, specificatamente nel caso italiano, sono ancora i sevizi segreti francesi a cercare la destabilizzazione italiana, anche in veste di grandissimi “conoscitori” della magistratura meneghina? Tali destabilizzazioni sono collegate ai recenti, reiterati tentativi francesi di conquistare il substrato economico ed aziendale nazionale impedendo invece acquisizioni italiane in Francia?
Il seme del dubbio è stato gettato, aspettiamo che germogli….

Dunque, oggi il mondo ha un grave problema. E l’Italia – assieme alla Grecia in EU e agli USA con Obama – rischia di diventarne il simbolo: il fallimento delle politiche Dem globali sono state tanto profonde e gravi da giustificare azioni inconsulte pur di non far capire alle masse quanto accaduto. Basti pensare che Obama ha addirittura raddoppiato il debito federale in soli 8 anni, facendo fluire gran parte di detto smisurato incremento di debito – via crescita pilotata dei prezzi di borsa – nelle tasche delle elites che lo hanno fatto eleggere e che oggi sponsorizzano il caos. Da qui le proteste, anzi le violenze di strada. Faccio notare che è ormai assodato come le proteste negli usa siano pagate da gente come George Soros (movimento Antifa, BLM ecc.).. È lo stesso anche in Italia?
Appunto, l’Italia che grazie alle politiche EU-globali a partire dal 2011 ha smesso di sopravvivere autonomamente, ne è il perfetto simbolo. Oggi dunque che ci approssimiamo al cambio di regime per via elettorale e dunque democratica – per obiettiva incapacità dei partiti che si sono avvicendati dal golpe contro Berlusconi e Gheddafi -, dobbiamo considerare l’ipotesi che l’Italia sia oggetto di un tentativo di destabilizzazione pilotata (proteste, migranti, infinita crisi economica, austerità, …) ossia anche di un colpo di stato?
La risposta è si.

In una sospetta intervista ad un importante quotidiano tedesco alcuni anni fa, George Soros sembra abbia detto che gli USA sarebbero stati all’occorrenza destabilizzati dall’interno utilizzando le proteste di piazza, quasi una guerra civile (mentre grazie ad Anonymous ed alle varie emanazioni dei servizi segreti militari USA capitanati dal famoso generale Flynn, ci sono pochi dubbi sui finanziamenti sorosiani a mvimenti Antufa, BLM, ecc.). E la minoranza più accessibile per raggiungere lo scopo sarebbe stata quella nera. Oggi vediamo precisamente questo, non casualmente proprio quando gli USA tentano di dissociarsi del globalismo sfrenato che ha arricchito pochissimi ed affamato il 99% della gente. L’altro punto da enfatizzare è che sia proprio un ex collaborazionista dei nazisti che annuncia questo, parlando ad un giornale tedesco ossia al paese di Hegel, con tutto quello che implica la ricorrente estremizzazione delle teorie hegeliane.
Successe qualcosa di simile al culmine del precedente accumulo storico di ricchezza in mano di pochi, parlo del 1910. Poi ci fu la grande guerra.
Oggi che di nuovo vediamo lo stesso accumulo di ricchezza nelle mani di pochissimi, cosa succederà?

Il punto è che ai nostri giorni l’Italia rischia davvero di essere il terreno di scontro tra USA e globalisti transnazionali capeggiati ideologicamente dalla Germania in seno all’asse della seconda Vichy in salsa EU ossia sulla base degli stessi ideali che generarono il nazismo, oggi declinati in salsa politically correct ma comunque con le stesse caratteristiche di base, esperimento di classismo sociale finalizzato a produrre e concentrare ricchezza e potere nelle mani di pochi, con l’asse franco-tedesco al comando.


Un’Italia comunque ricca e troppo legata agli USA – certamente a livello militare – è un ostacolo al progetto e dunque va annichilita, da qui le destabilizzazioni continue e progressive. Attentati in tempi passati in Italia eventualmente organizzati oltreoceano erano sintomo di una ingerenza politica comunque barattata con un benessere concesso all’Italia tanto imponente da farla diventare la 4a potenza economica mondiale.
Va notato che con francesi e tedeschi al potere avremo COMUNQUE le destabilizzazioni e le violenze di piazza ma senza il complementare benessere concesso a compensazione: deve essere infatti chiaro a tutti che entrare/restare nell’orbita franco tedesca (EU, euro) comporterà povertà e neocolonialismo per l’Italia.
Ecco perché bisogna uscire dall’euro quanto prima. Ecco perché le elites transnazionali faranno di tutto per impedirlo. Peccato che costoro, le elites neofeudali, comandino l’informazione (ed in parte la magistratura): ci vorrà più tempo per sconfiggere il loro progetto.

Fantomas


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