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Difesa

La Francia fornirà i Mirage 2000 all’Ucraina: saranno utili? E come?

La Francia invierà dai 12 ai 20 caccia Mirage 2000 modernizzati in Ucraina nel primo trimestre 2025. Quale funzione e utilità avranno questi mezzi, ormai quasi quarantennali, nel conflitto?

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La Francia ha confermato che nel primo trimestre del 2025 fra 12 e 20 caccia Mirage 2000 modernizzati saranno trasferiti, completi di piloti addestrati, all’aviazione dell’Ucraina

Però parliamo di un aereo che ha i suoi anni, confrontabili con quelli dell’F-16, ma con un numero di evoluzioni inferiore e con una storia operativa molto più limitata rispetto a quella del caccia americano già fornito all’Ucraina. Può questo caccia avere una qualche funzione utile nel confronto fra Kiev e Mosca?

I mezzi inviati sono in corso di aggiornamento

Prima di tutti i caccia che verranno trasferiti sono usati, ma sono stati rimodernati:  il Ministro delle Forze Armate francese Sebastien Lecornu ha annunciato che i caccia di seconda mano riceveranno una serie di aggiornamenti prima della consegna, tra cui l’integrazione di nuovi sistemi di autodifesa elettronica che faciliteranno operazioni aria-superficie più efficaci.

Questi aggiornamenti saranno applicati nella base aerea di Cazaux, nel sud-ovest della Francia. L’avionica dei Mirage è attualmente configurata per le operazioni aria-aria, e in questa funzione né i Mirage 2000, né i vecchi caccia ucraini attualmente in uso  hanno la capacità di affrontare i più moderni jet russi. Quindi  questi mezzi vengono schierati lontano dalle linee del fronte per lanciare ordigni aria-terra a lungo raggio contro obiettivi russi.

Poiché l’aeronautica ucraina ha sempre evitato gli scontri aria-aria con i caccia russi, si prevede che i nuovi caccia saranno impiegati principalmente per ruoli aria-terra. Questo ha obbligato a una riconfigurazione del caccia per ottimizzarlo a questa nuova funzione.

Mirage 2000-5D in colorazione africana

Il ruolo del Mirage 2000 nei conflitti moderni

Il Mirage 2000, originariamente sviluppato da Dassault Aviation per l’aeronautica militare francese, si è dimostrato versatile e altamente capace come caccia multiruolo ed ha avuto anche un discreto successo commerciale, come il suo predecessore Mirage III.

Nonostante il suo design relativamente datato, se equipaggiato con aggiornamenti moderni e armamenti adeguati, può ancora contribuire in modo significativo alle campagne aeree, anche in presenza di difese aeree russe avanzate.

Contrastare le minacce moderne: SU-35/30 E S-400/300

In uno scenario come quello ucraino, in cui la Russia opera con caccia altamente capaci come i SU-35 e i SU-30 insieme ai formidabili sistemi missilistici terra-aria (SAM) S-400 e S-300, la sopravvivenza diventa la priorità assoluta per qualsiasi aereo che tenti di penetrare nello spazio aereo nemico.

La sopravvivenza del Mirage 2000 in un ambiente così ostile si basa sulla sua capacità di operare con armi standoff, riducendo così la necessità di un impegno diretto nell’area di minaccia delle difese aeree nemiche. Un armamento standoff è in grado di essere lanciato da una distanza tale da non rendere l’attaccante suscettivile di temere le risposte degli avversati. Si tratta di quindi di missili a lunga gittata, sia Aria/superficie, sia Aria/aria.

Sukhoi Su-35

Armamento standoff

Il Mirage 2000, in particolare nelle sue varianti aggiornate, può trasportare una serie di armi stand-off, come la bomba a guida di precisione Spice 2000 e il missile Popeye.

Queste munizioni consentono al Mirage di colpire obiettivi di alto valore da lontano, senza entrare nel raggio di missili a medio raggio, ma entrando in quelle dei missili a lungo raggio del sistema S-400.

Lanciando armi stand-off al di fuori dell’area di difesa aerea del nemico, il Mirage 2000 può condurre efficacemente operazioni di controaeronautica (CAO), cruciali nelle prime fasi delle campagne aeree nella maggior parte dei teatri,

Per invece le missioni in aree protette da sistema antiaerei a lungo raggio sarà necesario utilizzare la versione 2000/D o cacciabombardieri portati a quello standard, che possono essere armati con missili SCALP e APACHE, già concessi all’ucriana, con gittata di 550 km. Interessante la capacità di lanciare il missile APACHE, una versione dello SCALP studiata appositamente per interdire le piste degli aeroporti avversari.

SCALP APACHE anti aviosuperfici

Queste operazioni si concentrano sulla neutralizzazione delle capacità aeree dell’avversario prendendo di mira installazioni radar, centri di comando e sistemi di difesa aerea. Una volta distrutti o degradati questi nodi chiave, il campo di battaglia diventa più favorevole alle missioni successive, come la superiorità aerea e il supporto aereo ravvicinato.

La tattica: Colpire e ritirarsi

In un conflitto che coinvolge sistemi di difesa aerea complessi e caccia altamente manovrabili, il Mirage 2000 dovrebbe adottare una strategia “hit-and-withdraw”.

In questo caso, la guerra elettronica (EW) gioca un ruolo fondamentale. Sebbene il Mirage 2000 non sia un velivolo stealth, può beneficiare di un disturbo elettronico coordinato fornito da piattaforme EW dedicate, e recentmente aggiornate,  o dai propri sistemi di bordo per mascherare il suo avvicinamento e aumentare la sopravvivenza.

Questa tattica è simile all’uso di velivoli come l’F-16CJ in ruoli SEAD (Suppression of Enemy Air Defences), dove gli aerei d’attacco si affidano al supporto EW per superare le fitte reti di difesa aerea.

Fra gli “Aerei vecchi” più adatti a questo scopo vi sarebbero, per la verità, i Tornato,  nati ed evoluti per il volo a quote bassissime, proprio come attività di incursione. Nonostante sia Germania sia Italia stiano ritirandoli dal servizio, non si è parlato però di loro trasferimento.

Integrazione: Mirage 2000-5 con MiG-29 e Su-27

La seconda domanda – se il Mirage 2000-5 possa operare efficacemente in formazioni miste con altri velivoli come il MiG-29 e il Su-27 – mette in evidenza la questione dell’interoperabilità tra velivoli di origini e ruoli diversi.

L’India, ad esempio, ha imparato l’arte di integrare le piattaforme occidentali e russe, utilizzando i punti di forza di ciascun velivolo per integrare gli altri nelle operazioni congiunte.

L’aeronautica militare indiana è un esempio di successo nell’impiego di piattaforme da combattimento diverse in operazioni unificate. Il Mirage 2000 è stato ampiamente utilizzato nell’IAF insieme ai MiG-29 e ai Su-30MKI per vari ruoli, con ogni velivolo che svolge una funzione unica.

Quindi queste operazioni di integrazione sono possibili, ma bisogna vedere quanto la Francia sia a conoscenza di queste tattiche, oppure gli ucraini le dovranno imparare nel modo più rapido: sul campo, con l’esperienza diretta.

Guerra elettronica e scorta

Il Mirage 2000, con le sue forti capacità di guerra elettronica, può fungere da scorta per i pacchetti d’attacco composti da MiG-29 o Su-27. Sopprimendo o confondendo le difese aeree nemiche, il Mirage può fornire un corridoio più sicuro a questi aerei d’attacco per raggiungere i loro obiettivi e tornare indietro e con questa funzione è stato testato in India.

In cambio, i MiG-29 e i Su-27, con le loro superiori capacità di combattimento aria-aria, possono difendere la formazione dai caccia nemici come i SU-35 e i SU-30, consentendo così all’intero pacchetto di completare la missione con perdite minime.

Usi strategici del Mirage 2000 negli scenari attuali

In uno scenario simile a quello ucraino, in cui le difese aeree russe e i caccia da superiorità aerea sono una minaccia costante, l’uso strategico del Mirage 2000 si riduce ad alcuni punti chiave:

Operazioni iniziali di anti-SAM

Il Mirage 2000 dovrebbe concentrarsi sulla disabilitazione o sulla degradazione delle difese aeree nemiche utilizzando armi stand-off. Ciò include l’attacco a siti radar, batterie SAM e nodi di comunicazione chiave. In questo modo, lo spazio aereo diventerà più favorevole per le operazioni successive.

Missioni di superiorità aerea

Una volta neutralizzate le difese aeree, i Mirage 2000 possono impegnarsi in operazioni di superiorità aerea insieme a caccia aria-aria più capaci, come i MiG-29 e i Su-27.

La FMissile MICA-IR a guida infrarossaIn queste missioni, l’agilità e la capacità del sistema radar del Mirage 2000 gli consentono di tenere testa, anche se l’ideale sarebbe accoppiarlo a caccia più avanzati come il Su-30 o il MiG-29 per una copertura superiore. Di per se nessun missile attualmente in dotazione al Mirage 2000 ha la portata del russo R37, perché anche le versioni più avanzate del missile MICA arrivano ad un massimo di 80 km.  Come caccia di pura superiorità aerea non sarebbe quindi l’ideale.

Supporto aereo ravvicinato (CAS)

Dopo aver stabilito il dominio aereo, il Mirage 2000 può essere utilizzato per missioni CAS, supportando le forze di terra con munizioni di precisione sulle posizioni nemiche.

Tuttavia, queste operazioni devono essere condotte con cautela in presenza di sistemi di difesa aerea mobile come il Pantsir-S1.

Sopravvivenza di fronte ai SAM avanzati

La sopravvivenza del Mirage 2000 contro sistemi come l’S-400/300 è un problema significativo. Con un raggio d’azione di 400 chilometri e una capacità di ingaggio multi-obiettivo, l’S-400 è progettato per neutralizzare la maggior parte degli aerei moderni, compreso il Mirage 2000. Tuttavia, utilizzando le tattiche SEAD e la guerra elettronica, il rischio per gli aerei Mirage può essere mitigato.

L’impiego di entrate a bassa quota, il mascheramento del terreno e il lancio di droni esca possono contribuire a ridurre l’esposizione ai SAM nemici.

Può essere utile, non sarà risoliutivo

Se abbinato ad armi e tattiche moderne, il Mirage 2000 rimane una potente piattaforma in grado di contribuire a una moderna campagna aerea, anche in un ambiente altamente contestato come l’Ucraina.

La sua capacità di effettuare attacchi in stand-off e di operare a fianco di caccia più avanzati come i MiG-29 e i Su-27 lo rende una risorsa versatile e preziosa. La chiave del suo successo sta in una corretta pianificazione delle missioni, nell’integrazione con altre piattaforme e nello sfruttare i suoi punti di forza – attacchi di precisione e guerra elettronica – riducendo al minimo l’esposizione alle difese nemiche.

Nello stesso tempo però i numeri disponibili sono limitati, moltissimo dipenderà dall’addestramento dei piloti ucraini al volo a bassissima quota, e comunque non è un caccia che, nel contesto di uno scontro diretto con il Su-35 o MiG 31, sia in grado di imporre una propria superiorità. Ovviamente qunto scritto è completamente teorico: il campo di battaglia sarà il vero e proprio banco di prova.


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