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La FED di Atlanta riduce la previsione di crescita del PIL USA dal 2,3% al 1,2%

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Il tasso di crescita del prodotto interno lordo (PIL) reale è un indicatore chiave dell’attività economica, ma la stima ufficiale viene rilasciata con un certo ritardo. La FED di Atlanta ha sviluppato il  modello GDPNow fornisce un della stima previsione anticipata della stima ufficiale prima del suo rilascio, stimando la crescita del PIL con una metodologia simile a quella utilizzata dal Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti.

GDPNow non è una previsione ufficiale della Fed di Atlanta. È piuttosto da considerarsi come una stima corrente della crescita del PIL reale basata sui dati economici disponibili per il trimestre in corso. Non ci sono aggiustamenti soggettivi nel GDPNow: la stima si basa esclusivamente sui risultati matematici del modello, quindi non coglie mutamente imprevedibili, come il Covid-19, se non con aggiustamenti ex post.

L’ultima stima del modello: crescita dimezzata

La stima del modello GDPNow per la crescita del PIL reale (tasso annuale destagionalizzato) nel quarto trimestre del 2023 è dell’1,2% il 1° novembre, in calo rispetto al 2,3% del 27 ottobre.

Dopo la pubblicazione della spesa edilizia di questa mattina da parte dell’US Census Bureau e del Manufacturing ISM Report On Business dell’Institute for Supply Management, i nowcast della crescita della spesa per consumi personali reali del quarto trimestre e della crescita degli investimenti interni lordi reali del quarto trimestre sono scesi rispettivamente dal 3,0% e dal -2,2% all’1,5% e al -2,8%, mentre il nowcast del contributo della variazione delle esportazioni nette reali alla crescita del PIL reale del quarto trimestre è aumentato da 0,11 punti percentuali a 0,22 punti percentuali.

Inutile sottolineare come i dati nowcast mostrino letteralmente un crollo di consumi e investimenti. La recessione americana è fra noi? 

 


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