Attualità
La FDA potrebbe approvare oggi le pillole anti-covid
La FDA ha confermato che prevede di autorizzare le pillole Merck e Pfizer per la cura e la prevenzione del Covid-19 entro mercoledì 22, cioè appena pochi giorni prima di Natale. Questi medicinali, in pillole, si sono rivelati abbastanza, o molto, efficaci nel sopprimere i sintomi più gravi del COVID in pazienti potenzialmente ad alto rischio, soprattutto se presi in modo precoce.
Tre alti funzionari dell’amministrazione hanno fatto trapelare la notizia a Bloomberg, che l’ha definita una “pietra miliare” nella lotta contro la pandemia. Tutto questo avviene mentre il presidente Biden vuole lanciare un nuovo programma contro il covid-19 e i paesi europei sono in difficoltà contro il diffondersi di questa variante altamente infettiva.
Curiosamente il mercato azionario per questi titoli non si è particolarmente avvantaggiato dalla notizia, probabilmente perché ne aveva scontato la portata.
La pillola di Pfizer, Paxlovid e il Molnupiravir di Merck sono destinati alle persone ad alto rischio che risultano positive al COVID. Il corso del trattamento prevede una serie di pillole a casa per diversi giorni. L’amministrazione ripone le sue speranze sulla probabilità che i farmaci aiutino a ridurre ulteriormente i tassi di ospedalizzazione e mortalità rispetto allo scorso anno.
“È la cosa più grande che accada nella pandemia dopo i vaccini”, ha affermato Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute.
Il tempismo dell’annuncio, arrivato così tardi nell’anno, è insolito per la FDA, riflettendo l’“urgenza” della situazione, ha aggiunto Topol, ma in realtà la FDA non ha avuto una discussione chiara su questi farmaci e la decisione non è stata presa all’unanimità. Soprattutto per la pillola Mercks si parla di controindicazioni non lievi.
Il governo degli Stati Uniti ha già ordinato 10 milioni di cicli della pillola Pfizer e circa 3 milioni di cicli del farmaco Merck, che non è altrettanto efficaci, secondo i dati clinici disponibili. In particolare, nessuno dei pazienti trattati con i farmaci nei vari studi è, sinora morto. Sicuramente sono vivissimi gli incassi delle due società.
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