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La durata media di un lavoratore Amazon US? Molto meno di un anno, nonostante i premi

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Una storia non raccontata sulla forza lavoro di Amazon è l’alto tasso di turnover anche prima della pandemia di virus, che raggiunge un valore francamente imbarazzante per ogni azienda che non svolga un lavoro prettamente stagionale. Il rinnovo della forza lavoro procede alla velocità del 150% all’anno. La durata media di un dipendente è nove mesi. 

Molti degli oltre 350.000 lavoratori assunti da Amazon nel 2020 sono rimasti in azienda solo per un paio di settimane. Altri sono durati di più, ma i dati del turnover sono impressionanti.

Anche prima della pandemia, mostrano dati precedentemente non riportati, Amazon perdeva circa il 3% dei suoi dipendenti orari ogni settimana, il che significa che il riciclo  della sua forza lavoro era di circa il 150% all’anno. Quel tasso, quasi il doppio di quello dei settori della vendita al dettaglio e della logistica, ha fatto preoccupare alcuni dirigenti di rimanere senza lavoratori in tutta l’America”, ha detto il NYT.

Anche dopo la massiccia ondata di assunzioni di Amazon lo scorso anno, ed il fatto che  il gigante dell’e-commerce abbia recentemente iniziato a offrire $ 1.000 bonus alla firma del contratto ai nuovi dipendenti, i dirigenti sono molto preoccupati di non poter trovare nuovi lavoratori.

Il problema non è la paga, ma le condizioni di lavoro al limite del disumano che non distingue fra sistema automatico ed umano. L’azienda tratta i suoi dipendenti come robot, per cui c’è un tracciamento continuo degli spostamenti  nel magazzino per monitorare passo passo la produttività dei dipendenti.  Una situazione che, su una giornata lavorativa completa, risulta intollerabile. Ed a nulla servono i 10 minuti d’interruzione negli “Zen Box”, gli armadi che Amazon ha voluto nei propri magazzini per la “Meditazione”.

La cosa divertente è che le varie società di certificazione danno un punteggio alto dal punto di vista della ESG, della consapevolezza sociale ed ecologica, all’azienda. Del resto il fatto di dirsi “Woke”, verdi  o “Gender friendly” non viene a limitare per nulla la capacità dell’azienda di sfruttane, fino all’osso, i propri dipendenti, anzi lo rende più facile. Alla fine i punteggi ESG non sono altro che coperte di Linus per tranquillizzare investitori e dirigenti, ma non fanno nulla dal punto di vista dei lavoratori.

La prima fase della pandemia aveva nascosto il problema perchè erano confluiti molti lavoratori espulsi dal settore dei servizi. Non appena hanno riaperto bar e ristoranti, queste persone hanno cambiato lavoro, tornando alla propria attività precedente.

Paul Stroup, un ex data science di Amazon che ha studiato la forza lavoro oraria dell’azienda, ha detto al NYT di essere diventato frustrato con l’azienda perché non c’era alcun piano per trattenere i lavoratori per periodi a lungo termine. Ha paragonato l’abbandono dei lavoratori all’utilizzo di combustibili fossili. Si bruciano e via, senza un futuro.

 


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