Attualità
La “Digital Tax” di Macron scatena guerra commerciale con gli USA
La United States Trade Rapresentative (USTR) agenzia che si occupa della tutela del commercio USA, ha iniziatoha iniziato un’indagine conoscitiva sulla nuova imposta sui servizi digitali applicata dalla Francia di Macron a gran parte dei servizi web venduti in Francia. L’imposta, fortemente voluta dal presidente francese per coprire quello che era considerato, anche giustamente, un settore economico che sfuggiva completamente all’impostazione fiscale diretta, pur avendo un grosso peso economico nel paese. L’imposta prevedeva un’aliquota secca del 3% del fatturato realizzato in Francia su tutte le aziende che vendono determinate tipologie di servizi online e che realizzano un fatturato superiore ai 750 milioni globali e 25 milioni di euro in Francia. Dato che questo tipo di società però sono esclusivamente situate negli USA e sono i colossi del web quali Google, Netflix, ma anche Booking e Airbnb, gli Stati Uniti hanno visto la mossa come pregiudicare le aziende americane ed hanno quindi iniziato un’investigazione. Questo tipo di indagine è stato svolto anche nei confronti della Cina prima del l’imposizione dei dazi e potrebbe condurre all’applicazione di tariffe di ritorsione su prodotti francesi, come i vini o la componentistica (alcuni indicavano le auto ma le case francesi non sono presenti sul mercato USA).
La legge francese sui servizi digitali è, effettivamente, malfatta e dà l’impressione o la certezza di essere “ad personam* o meglio perfettamente mirata verso certe società. Anche il fatto di aver creato una norma ad hoc viene ad essere sospetto. Se invece si fosse ricorso ad una modifica dell’IVA, fornendo un’estensione alle società con fatturati modesti e senza considerare il “Fatturato globale” probabilmente si sarebbero raggiunti gli stessi risultati senza sembrare smaccatamente di parte.
Purtroppo Macron manca di queste finezze, anzi ama presentarsi come l’anti-Trump, ma questa volta il suo atteggiamento inutilmente aggressivo rischia di rivelarsi un boomerang nei confronti della sua stessa economia
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