Attualità
LA DEUTSCHE BANK PENSA AD UNA BAD BANK DA 50 MILIARDI
Deutsche Bank è poco sopra i 6 euro di quotazione , una capitalizzazione si soli 12 milairdi di euro, e deve trovare una soluzione ai propri problemi prima che qualcuno, il mercato o la BCE, suoni la fine della ricreazione. Jeff Gundlach , il noto analista, ha affermato che il valore di supporto per le azioni Db, quello al di sotto non ci si aspetta che vada, è pari a … zero
Certo che lo zero è una base piuttosto solida per un valore azionario, e per evitare di testarlo la direzione della banca, dopo il fallimento del fallimento con Commerz, sta per applicare il PLAN Z , cioè la creazione di una bad bank, chiamata “Non core asset unit” nella quale far confluire sia tutto quello che non viene considerato strategico e le attività in perdita, per una dismissione. La banca vorrebbe trasformarsi in un’entità germanocentrica, al massimo europea, e concentrata sui servizi di pagamento e sulla gestione dei capitali, una scelta comoda, e vorrebbe cancellate tutto quello che non ne fa parte, quindi le attività internazionali e la gestione dei derivati……
Ora si parla di una cinquantina di miliardi di asset da esternalizzare, pari a 4 volte il capitale attuale ed al 14% degli asset totali. Il problema è che i derivati, da soli, costano 500 milioni all’anno di perdite, vengono ancora rinnovati e , nella migliore delle ipotesi, non saranno liquidati prima del 2030. La dirigenza bancaria ritiene che non sia necessaria un’iniezione di capitale per coprire le perdite della Bad Bank, basandosi su esperienze precedenti di cessione di beni già svalutati, ma questa valutazione sembra molto ottimistica, soprattutto considerando il peso delle attività finanziarie in gioco.
Attualmente il FMI considera DB la banca sistemica più rischiosa al mondo, ed il suo collasso porterebbe ad un vero e proprio terremoto mondiale:
Con soli 12,4 miliardi di capitalizzazione non c’è molto da scherzare. Il tempo ormai è alla fine e la banca dovrà decidere qualcosa.
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