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La democrazia cristiana diffida chiunque usi il suo simbolo

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Alla luce dell’incontro promosso da Rotondi e Cesa che si è svolto a Roma sulla nascita  di una fantomatica rinnovata “Democrazia cristiana” denominata Partito del Popolo Italiano o Partito Popolare Italiano (PPI) con il simbolo dello scudocrociato, “la DEMOCRAZIA CRISTIANA, quella vera,  storica e legittimata da sentenze passate in giudicato dalla Corte di Cassazione – attraverso una nota stampa del portavoce –  DIFFIDA , sia singoli soggetti che formazioni politiche che si sono indebitamente e illegittimamente appropriate della denominazione Democrazia Cristiana (DC),  del simbolo dello scudo crociato in quanto sono il nome e il  simbolo di un soggetto giuridico che non è MAI stato estinto come da Sentenza n.1305 del 2009, della Corte di Appello di Roma con passata in giudicato a seguito di Sentenza n. 25999/10 delle Sezioni Unite della Cassazione, la quale ha statuito che la DEMOCRAZIA CRISTIANA è restata in vita negli e con gli iscritti del 1993, anno dell’ultimo tesseramento.

Ed è proprio sulla base di detta Sentenza – continua –  che gli iscritti del 1993, previa convocazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, si sono riuniti in Assemblea Costituente il 12 ottobre 2019, ridando vita alla DEMOCRAZIA CRISTIANA storica ed eleggendo le cariche di vertice. Infatti, la Corte di Appello di Roma con passata in giudicato a seguito di sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione ha statuito che sia il partito politico della “Democrazia Cristiana”, in giudizio nella persona di Angelo Sandri, qualificatosi segretario politico nazionale,  sia   l’Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro (UDC), sia il Centro Cristiano  Democratici (CCD), sia i Cristiani Democratici Uniti (CDU), sia il Partito Popolare Italiano (PPI), non essere identificati con la DEMOCRAZIA CRISTIANA “storica”, data la sopravvivenza di questa negli iscritti del 1993.

Ma – fa notare il portavoce della DC –  nonostante il suddetto giudicato e nonostante l’Assemblea Costituente abbia trovato continuità sulla base di un percorso giuridico suggerito dalle sentenze suindicate, le suddette formazioni politiche insistono nel qualificarsi “Democrazia Cristiana” e/ o usare il simbolo dello scudo crociato:  una di queste è la formazione politica facente capo prima a Gianni Fontana  e ora a Renato Grassi, Rotondi e Cesa che si è riunita oggi e l’altra è l’Associazione politica di Angelo Sandri.


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