Energia
La Danimarca sospende tutte le gare per l’Eolico Offshore. Flop sostenibile
La Danimarca cancella tutte le gare d’appalto per i campi eolici nel mare del Nord e dovrà riproporli arricchiti da sovvenzioni pubbliche. L’eolico offshore non è economicamente valido senza sovvenzioni pubbliche, perfino nel paese che ospita alcuni dei gruppi che costuiscono turbine eoliche
La Danimarca ha sospeso tutte le gare d’appalto per l’eolico offshore in corso, poiché l’attuale modello senza sovvenzioni non funziona nelle attuali condizioni di mercato, ha dichiarato venerdì Lars Aagaard, Ministro per il Clima, l’Energia e le Utilities. Inoltre, il governo ha avviato i lavori preparatori per indire una nuova gara d’appalto per un massimo di 3 GW di eolico offshore quest’anno.
Ciò fa seguito al fallimento di una gara d’appalto per 3 GW di capacità eolica offshore alla fine dello scorso anno. A dicembre, l’Agenzia danese per l’energia (DEA) ha annunciato che non erano pervenute offerte per nessuno dei tre parchi eolici offshore nel Mare del Nord.
Ora, anche la gara d’appalto in corso per i progetti Hesselø, Kattegat II e Kriegers Flak II è stata annullata. Nell’aprile 2024, la Danimarca ha aperto la più grande gara d’appalto per l’eolico offshore del Paese, offrendo un minimo di 6 GW di nuova capacità in sei siti di parchi eolici, con l’opzione di overplanting che consente di aggiungere 10 GW o più di nuova capacità.
Il governo inizierà quest’anno i preparativi per una nuova gara d’appalto per l’eolico offshore di 2-3 GW, che potrebbe includere sovvenzioni statali, secondo il ministro.
“Ilgoverno danese si impegnerà a fondo per creare le condizioni che consentano un rapido sviluppo dell’eolico offshore danese. Dobbiamo essere in grado di alimentare un consumo di elettricità verde e di contribuire a un’Europa più verde e sicura”, ha dichiarato Aagaard.
“Non si tratta di una manovra facile e i dettagli finali attendono ulteriori discussioni con l’industria e i partiti che hanno sostenuto i precedenti accordi politici. Spero che i partiti del Parlamento concordino sul ragionamento che sta alla base della possibilità di riportare i sussidi statali, in modo da garantire un approvvigionamento energetico danese verde”.
Secondo il comunicato stampa, la nuova gara d’appalto, che dovrebbe concludersi nella primavera del 2026, presenterà condizioni più interessanti, tra cui l’opzione dei sussidi statali e una maggiore flessibilità per gli offerenti.
D’altro canto questo nuovo bando verrà anche a significare che neanche nel Mare del Nord, noto per i forti venti, l’eolico ha significato se non con sovvenzioni statali. Quindi la conversione alle rinnovabili come l’eolico ha senso solo perché qualcuno ci mette dei soldi, e questo qualcuno sono i cittadini. Tra l’altro questo accade nel paese che ha la maggiore industria di pale eoliche. Figuriamoci cosa può accadere per gli altri.
Henrik Andersen, presidente e amministratore delegato del produttore danese di turbine eoliche offshore Vestas, ha dichiarato: “Ovviamente abbiamo bisogno di più eolico offshore in Danimarca. È quindi positivo che il governo stia lavorando a una rapida riorganizzazione delle gare d’appalto per i primi progetti, con l’avvio dell’installazione entro il 2030, e preferibilmente prima“.
Con l’annuncio di oggi, il mercato e non da ultimo la catena di valore con migliaia di dipendenti in Danimarca avranno maggiore chiarezza sui primi nuovi progetti di 2-3 GW di eolico offshore. Dobbiamo abbandonare l’idea di prendere una gara d’appalto alla volta. L’industria delle turbine eoliche ha bisogno di chiarezza nel lungo termine con gare annuali per l’eolico offshore di almeno 1 GW. In altre parole, si devono anche tracciare i binari per una continua e stabile espansione dell’energia verde sia sulla terraferma che in mare”.
l governo ha inoltre informato le parti coinvolte nell’accordo politico che il quadro giuridico per l’esecuzione della prossima fase dell’isola energetica di Bornholm non è ancora pronto. Secondo il comunicato stampa, il proseguimento dei negoziati dipenderà dalla formazione di un nuovo governo tedesco.
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