Esteri
La Corte Suprema USA ha deciso: il Texas potrà applicare la propria legge che permette di arrestare i migranti illegali
La legge SB$ dello Stato del Texas è legittima per la Corte Suprema. La polizia dello Stato può arrestare ed espellere i migranti illegali, cosa che non fa attualmente l’amministrazione Biden
La Corte Suprema martedì ha assestato un colpo durissimo ai tentativi dell’amministrazione Biden di mantenere aperto il confine degli Stati Uniti, permettendo al Texas di applicare una nuova legge che dà alla polizia locale il potere di arrestare i migranti.
Con il dissenso di tre giudici liberali, la Corte a maggioranza conservatrice ha respinto una richiesta emergenziale dell’amministrazione Biden, che voleva l’affermazione della mancanza di poteri in tema di immigrazione dei singoli stati.
🚨🚨 HUGE WIN: Texas has defeated the Biden Administration’s and ACLU’s emergency motions at the Supreme Court. Our immigration law, SB 4, is now in effect. As always, it’s my honor to defend Texas and its sovereignty, and to lead us to victory in court.
— Attorney General Ken Paxton (@KenPaxtonTX) March 19, 2024
La sentenza significa che la legge SB4 dello stato Texas, che dà il diritto alla polizia di arrestare chi entra illegalmente negli Stati Uniti dal Messico, può entrare in vigore e al limite il contenzioso in materia sarà affrontato dalle corti di livello inferire. La legge anti immigrati è legittima. La legge permette anche di imporre sanzioni penali ai fermati e ne autorizza la deportazione in Messico.
Quindi lo Stato si può sostituire legittimamente al governo Federale ed arrestare ed espellere i migranti. Pensiamo che polizia, ranger e guardia nazionale avranno un gran lavoro al confine del Texas.
“Il Texas è la prima linea di difesa della nazione contro la violenza transnazionale ed è stato costretto ad affrontare le conseguenze mortali dell’incapacità o della mancata volontà del Governo federale di proteggere il confine”, ha sostenuto il Texas nei documenti del tribunale.
Una legge bloccata da Biden
Un giudice federale avevabloccato la legge dopo un ricorso legale dell’amministrazione Biden, ma la Corte d’Appello del 5° Circuito degli Stati Uniti, con sede a New Orleans, aveva dichiarato in una breve ordinanza che la legge potrebbe entrare in vigore il 10 marzo se la Corte Suprema non fosse intervenuta per tempo.
La Corte Suprema è però intervenuta accettando di pronunciarsi sulla norma lo scorso quatto marzo ed ora è arrivato il via libero definitivo. La legge è legittima e Biden deve farsene una ragione. Gli stati possono sostituirsi all’amministrazione federale che non riesce a fermare un flusso migratorio sempre più insistente. Biden vuole invadere gli USA di manodopera a basso costo, applicando una deflazione salariale che, adesso, sta penalizzando gli statunitensi più poveri.
Ricordiamo che 10 milioni di clandestini sono entrati negli Stati Uniti sotto Biden, mentre praticamente tutti i posti di lavoro guadagnati sotto Biden sono andati a lavoratori nati all’estero, sembra che il loro schema teorico di ‘grande sostituzione’ abbia appena subito un rapido calcio negli huevos.
“Questa impennata senza precedenti dell’immigrazione illegale non è un incidente. È il risultato di scelte politiche deliberate da parte dell’amministrazione Biden”, ha dichiarato Eric Ruark, Direttore della Ricerca di Numbers USA, un’organizzazione no-profit che sostiene le restrizioni all’immigrazione.
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