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La Corte Suprema conferma che i presidenti hanno immunità sugli atti ufficiali, Trump compreso

L’immunità non si estende agli atti non ufficiali, ma comunque seppellisce il caso dei documenti riservati trovati nella casa di Trump a Mar a Lago e mete in discussione le accuse legate al sei gennaio 2020.

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Donald Trump

La Corte Suprema lunedì ha stabilito con un voto di 6 a 3 che gli ex presidenti, incluso Trump, godono dell’immunità da azioni penali per comportamenti che riguardano atti ufficiali durante il mandato, ma questa immunità non si estende agli atti non ufficiali.

Come nota Bloomberg, la decisione – che rimanda la palla al tribunale di grado inferiore – ‘quasi assicura’ che non si terrà un processo sul caso dei documenti riservati trovati a casa di Trump prima delle elezioni di novembre. A quel punto un Trump nuovamente presiddente chiuderà la cosa. 

I giudici, che hanno votato 6-3 secondo le linee ideologiche, hanno detto che una corte d’appello federale è stata troppo categorica nel respingere le argomentazioni sull’immunità di Trump, stabilendo per la prima volta che gli ex presidenti sono al riparo da azioni penali per alcuni atti ufficiali compiuti durante il loro mandato. La maggioranza ha ordinato ai tribunali di grado inferiore di riesaminare il caso per decidere l’entità delle accuse che non sono perseguibili.

“Così come gli ex presidenti godono dell’immunità dalla responsabilità civile per gli atti ufficiali, essi godono dell’immunità dall’azione penale, a meno che non siano sottoposti a impeachment e rimossi dall’incarico per il reato contestato. Questa decisione è supportata dagli scritti dei creatori della Costituzione, dal testo della Costituzione e dai precedenti della Corte Suprema”, ha scritto l’utente X Martin Harry.

Come nota il professore di diritto costituzionale Jonathan Turley, ora “la questione è se ciò che costituisce atti ufficiali“, aggiungendo che la sentenza “ritarderà ulteriormente i procedimenti della corte inferiore, ma Trump dovrà sostenere che le sue azioni rientrano in questi fari di navigazione”.

“Il giudice della corte inferiore è stato molto favorevole a Jack Smith in passato. Tuttavia, il tribunale sta sostenendo che esiste una presunzione di immunità per i loro atti ufficiali, oltre all’immunità assoluta sui poteri costituzionali fondamentali”.


Non solo, ma molte delle richieste fatte prima del famoso sei gennaio 2020 da parte di Trump al presidente del Senato e vicepresidente dell’epoca, Pence,  relative ad esempio alla contestazione delle procedure elettorali, veengono, almento per presunzione , a ricadere al di sotto di questa immunità, perché fatte come Presidente degli Stati Uniti e quindi ricadenti nel suo mandato.  quindi una fetta delle accuse legate al sei gennaio o decade o è contestabile.

Un buon colpo per Trump che mette da parte una fetta notevole delle procedure penali contro di lui.


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