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La Cina vuole costruire altri 25-30 laboratori come Wuhan. Cosa può andare storto

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Nei prossimi anni, il mondo potrebbe vedere in funzione quasi 60 laboratori di virologia di livello 4 di massima sicurezza. La provincia del Guangdong ha annunciato a maggio che stava progettando di costruire tra i 25 e i 30 laboratori di biosicurezza nei prossimi cinque anni. Una crescita verticale.

“Cosa potrebbe andare storto?” ha chiesto al redattore senior di Human Events Jack Posobiec:

In tutto le nuove strutture stile Wuhan saranno 59 nei prossima anni, coprendo 23 paesi tra cui Regno Unito, Stati Uniti, India, Gabon e Costa d’Avorio.

L’attuale Wuhan Institute of Virology è ora al centro di un’indagine da parte delle autorità statunitensi per stabilire se il COVID-19 possa essere trapelato dal suo laboratorio.

Circa il 75% di queste strutture sono o saranno costruite in aree urbane, il che ha preoccupato gli esperti di tutto il mondo per la possibilità di ulteriori “perdite di laboratorio”.

“I rapporti stanno migliorando sicuramente in alcuni paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti, dove c’è stata una copertura mediatica di questo, ma non siamo ancora dove vogliamo essere. Più ricerche e centri ci sono,  più incidenti accadranno, “, ha commentato Filippa Lentzos del King’s College di Londra, secondo quanto riportato dal Financial Times.

Richard Ebright, professore di biologia chimica alla Rutgers University, ha concordato: “Maggiore è il numero di istituzioni e maggiore è il numero di individui con accesso a questi agenti pericolosi, maggiore è il rischio”.

Ebright ha affermato che incidenti e perdite si sono verificati in gran numero in luoghi con standard di biosicurezza più deboli.

“Dobbiamo rafforzare le regole di biosicurezza e biosicurezza in tutto il mondo”, ha esortato lo studioso.

Tali laboratori utilizzati per svolgere le ricerche biologiche più pericolose si sono moltiplicati negli ultimi dieci anni con gli scienziati che ora avvertono che i controlli insufficienti in diverse località potrebbero portare a un’altra pandemia. Molti esperti hanno affermato che l’indagine sulle origini del COVID-19 ha mostrato i problemi legati all’esecuzione di esperimenti ad alto rischio nel paese. A marzo, 13 paesi hanno criticato la Cina per non aver consentito il pieno accesso ai dati e ai campioni relativi all’inizio della pandemia, ma pare che la Cina non solo non voglia lasciare nessuna informazione su quanto successo a Wuhan, anzi voglia aumentare a dismisura ricerche e rischi.


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