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La Cina vara la “Sichuan”: la super-nave anfibio che funge da porta-droni
La Cina testa la “Sichuan”, la sua nuova super-nave ibrida: una porta-droni da 50.000 tonnellate con catapulta elettromagnetica, più grande della nostra Trieste.

La Cina ha dato il via alle prime prove in mare della sua nave d’assalto anfibio “super-sized” di Tipo 076, la Sichuan. Un evento che segna un passo significativo, perché non stiamo parlando di una semplice evoluzione delle navi anfibie esistenti. La Sichuan (distinguibile anche dalla nuova numerazione 51 sulla fiancata) è un progetto unico nel suo genere, dotato di una caratteristica finora riservata solo alle portaerei più moderne: una catapulta ad alimentazione elettromagnetica.
Questa non è solo una LHD (Landing Helicopter Dock) tradizionale. È un ibrido pensato per una nuova era della guerra navale.
Cosa sta testando la Marina Cinese (PLAN)
La nave ha lasciato il cantiere navale Hudong-Zhonghua di Shanghai, dove è in costruzione almeno dal 2023. Secondo una nota ufficiale del Ministero della Difesa Nazionale cinese, queste prime prove “testeranno e verificheranno principalmente l’affidabilità e la stabilità dei sistemi di alimentazione, elettrici e di altro tipo”.
D’altronde, i lavori di allestimento sono proseguiti a ritmo serrato dopo il varo tecnico del dicembre 2024. Nelle scorse settimane erano già apparse immagini della coperta di volo con la segnaletica completa e, cosa ancora più interessante, di una copertura di prova colorato di rosso posizionato sulla catapulta.
Questi veicoli zavorrati sono lo standard industriale, utilizzati da tutte le marine (inclusa la U.S. Navy con la sua classe Ford), per testare la potenza e l’affidabilità delle catapulte prima di lanciare veri aerei.
GEOINT analysis on 28 October 2025 shows newly painted deck markings onboard China’s Type 076 Landing Helicopter Dock vessel.
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— AllSource Analysis (@AllSourceA) November 13, 2025
Un drone “invisibile” come arma principale
La vera novità strategica della Tipo 076 è il motivo per cui necessita di una catapulta: l’impiego di droni da combattimento (UCAV) stealth ad ala fissa. L’indiziato numero uno è una versione navalizzata del GJ-11 “Mysterious Dragon”, un drone tutt’ala (flying-wing) già in servizio con l’aviazione cinese.
Non si tratta di speculazioni:
Recentemente sono emerse foto di un GJ-11 modificato con un gancio d’arresto, necessario per appontare.
Modelli (mockup) del drone erano già apparsi l’anno scorso in un sito di addestramento vicino al cantiere navale.
Questa nave è quindi pensata per lanciare e recuperare sciami di droni d’attacco e da ricognizione ad alta capacità, supportando le operazioni delle portaerei più grandi (come la recente Fujian) o agendo in modo indipendente.
Un gigante del mare (anche rispetto all’Italia)
La Sichuan rappresenta un notevole sviluppo per la marina di Pechino. Sebbene i dati ufficiali siano scarsi, le stime basate sulle immagini satellitari e sulle dichiarazioni cinesi indicano un dislocamento che potrebbe raggiungere le 50.000 tonnellate.
Per capire le proporzioni, facciamo un confronto:
| Caratteristica | Cina – Tipo 076 (Sichuan) | Cina – Tipo 075 | Italia – LHD Trieste |
| Dislocamento | ~ 50.000 tonnellate | ~ 36.000 – 40.000 ton. | ~ 38.000 tonnellate |
| Lunghezza | ~ 263 metri | ~ 232 metri | ~ 245 metri |
| Larghezza | ~ 43 metri | ~ 37 metri | ~ 36 metri |
| Caratteristica chiave | Catapulta EMALS | Ponte di volo | Ponte di volo + ski-jump |
Come si nota, la Sichuan è significativamente più larga delle altre navi anfibie, incluse quelle americane della classe America. Questa larghezza, unita alla presenza di due “isole” (le torri di comando, come sulle portaerei britanniche), suggerisce un ponte di volo ottimizzato per operazioni aeree sostenute e complesse.
Pur avendo un ruolo e una forma simili alla nostra LHD Trieste (la più grande nave della Marina Militare Italiana dai tempi delle corazzate classe Littorio), la Sichuan la supera di oltre 10.000 tonnellate. Inoltre la presenza di una catapulta elettromagnetica fa si che la nave cinese sia pensata per operare anche con aerei a decollo convenzionale, non solo verticale, come la nostra nave.
Flessibilità strategica: da Taiwan al “soft power”
La Tipo 076 non dimentica il suo ruolo anfibio tradizionale: è dotata di un bacino allagabile a poppa per lanciare mezzi da sbarco.
Questa combinazione di porta-droni, porta-elicotteri (si parla anche di convertiplani, simili agli Osprey) e nave da sbarco offre alla Cina un’enorme flessibilità. Potrà essere usata per:
Supportare le operazioni delle portaerei più grandi.
Lanciare attacchi o ricognizioni (ISR) in autonomia.
Aumentare la “massa” aeronavale in scenari caldi come Taiwan o il Mar Cinese Meridionale.
Proiettare potenza (e “soft power” in caso di aiuti umanitari) ben oltre le coste cinesi.
La Sichuan è l’ennesima prova di un’espansione navale cinese che non è solo numerica, ma soprattutto qualitativa e concettuale, con la marina di Pechino che ora esplora nuovi design ibridi prima ancora delle controparti occidentali.
Domande e risposte
Perché la Cina ha messo una catapulta su una nave d’assalto anfibio?
Perché la Tipo 076 non è una semplice nave anfibia, ma un ibrido progettato per lanciare velivoli ad ala fissa più pesanti e performanti dei classici elicotteri. La catapulta elettromagnetica (EMALS) è essenziale per lanciare droni da combattimento (UCAV) stealth, come il GJ-11. Questo trasforma la nave da piattaforma di sbarco a vera e propria “porta-droni” d’attacco, capace di fornire supporto aereo, ricognizione e attacco marittimo in modo più efficace e su distanze maggiori rispetto ai soli elicotteri.
Questa nave è una minaccia diretta per Taiwan?
Indirettamente, sì. La flessibilità della Sichuan la rende uno strumento potente in un eventuale scenario di intervento militare contro Taiwan. Potrebbe lanciare droni stealth per missioni ISR (Intelligence, Sorveglianza, Ricognizione) o per sopprimere le difese aeree, oppure sbarcare truppe e mezzi. Più in generale, aumenta la capacità della Cina di controllare le acque vicine, inclusi il Mar Cinese Meridionale e lo stretto di Taiwan, aggiungendo un’ulteriore piattaforma aerea alla flotta di Pechino.
Come si confronta la Tipo 076 con la nostra “Trieste”?
Sono navi concettualmente simili (LHD, navi d’assalto anfibio con capacità aeronautiche) ma con differenze chiave. La Trieste è la più grande nave della Marina Militare italiana e può operare con elicotteri e caccia F-35B (grazie allo ski-jump). La Sichuan è però significativamente più grande, con un dislocamento di circa 50.000 tonnellate contro le 38.000 della Trieste. La differenza fondamentale è la catapulta: la Sichuan è pensata per droni ad ala fissa lanciati orizzontalmente, mentre la Trieste per velivoli STOVL (decollo corto, atterraggio verticale).









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