Difesa
La Cina tiene esercitazioni anti-filippine attorno alla secca di Scarborough. La situazione si sta scaldando
La Cina svolge dei pattugliamente congiunti attonro allo Scarborough Shoal, un’area contesa con le Filippine, dopo che Manila ha approvato una legge relativa a queste zone e ha tenuto delle esercitazioni militari, simulando l’attacco a un’isoletta
Le forze armate cinesi hanno effettuato mercoledì un pattugliamento marittimo e aereo congiunto intorno alla secca di Scarborough, segnalando una continua assertività nel Mar Cinese Meridionale in mezzo ai continui attriti con le Filippine. L’operazione, confermata dal Comando del Teatro Sud dell’Esercito Popolare di Liberazione, è stata descritta come “in conformità con la legge”. Ovviamente la visione della legge è esclusivamente cinese…
Scarborough Shoal, situata a circa 220 km a ovest dell’isola principale delle Filippine, Luzon, rimane un’area controversa con rivendicazioni sia da parte di Pechino, che la chiama Huangyan Island, sia da parte di Manila, che la chiama Panatag Shoal. L’area è stata sotto il controllo della Cina dopo un teso confronto nel 2012 che ha segnato una significativa escalation nelle dispute territoriali tra le due nazioni.
Questo recente pattugliamento segna la seconda esercitazione di questo tipo nei pressi della secca negli ultimi quattro mesi, riflettendo le persistenti tensioni su questo e su diversi altri territori contesi nella regione, tra cui la Seconda secca di Thomas e la Sabina. Queste aree sono state teatro di ripetuti scontri nell’ultimo anno, esacerbando le relazioni tese tra Cina e Filippine.
La situazione si è ulteriormente aggravata venerdì scorso, quando le Filippine hanno approvato due leggi relative alle acque contese. La nuova legge sulle zone marittime include gran parte delle isole Spratly nelle rivendicazioni territoriali filippine ed estende il mare territoriale di Manila fino a 12 miglia nautiche dalle linee di base di queste isole. Inoltre le Filippine hanno tenuto delle esercitazione di sbarco in cui corpi speciali hanno simulato un attacco anfibio a un’isoletta occupata dalle forze cinesi, con la partecipazione della Guardia Costiera, di pattugliatori veloci della Marina e dei SEAL filippini.
La direzione dello scontro diretto appare segnata, tranne che qualcuno non inizi a predere una posizione di mediazione e garanzia fra le parti, anche se non è chiaro chi potrebbe svolgere questa funzione.
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