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La Cina sta disegnando Chang’e 8, la missione lunare che preparerà la colonizzazione del satellite

La missione Chang’e 8 prevede un lancio nel 2028 e comprenderà un lander, un rover e un robot operativo multi-task

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Modulo lunare Chang'e 8 c
Modulo lunare Chang'e 8 c

La China National Space Administration (CNSA) sta preparando, con partner internazionali, la missione Chang’e 8 che dovrebbe aprire la strada alla colonizzazione della Luna tramite la creazione di una stazione spaziale internazionale. 

La missione Chang’e 8 prevede un lancio nel 2028 e comprenderà un lander, un rover e un robot operativo multi-task. La missione dovrebbe ancora essere robotizzata, come le precedenti, ma la Cina prevede che il futuro robot sarà estremamente versatile e dovrà compiere una serie di funzioni complesse, compresa la preparazione del futuro rifugio per gli esploratori umani.

Complessivamente, si prevede che la missione ospiterà 14 strumenti scientifici per condurre osservazioni approfondite e acquisire dati critici sulla superficie lunare che saranno utili per le esplorazioni future. Inoltre effettuerà operazioni di sperimentazione e test, oltre che di impementazione, delle future tecnologie che saranno utilizzate nella costruzione di una base lunare.

“L’opportunità di cooperazione è aperta alla comunità internazionale e i partner internazionali sono invitati a realizzare progetti di cooperazione a livello di missione, di sistema e di carico utile nella missione CE-8”, si legge nel documento dell’agenzia caricato sul suo sito ufficiale.

Modulo lunare

Robot e rover estremamente versatili

Come riporta il South China Morning Post (SCMP), la CNSA sta attualmente accettando proposte per lo sviluppo di nove strumenti per la missione Chang’e 8.

I progetti per cui si chiedono le candidature internazionali prevedono un robot, del peso massimo di 100 kg, in grado di raccogliere oggetti, afferrarli, spostarli, raccogliere e scavare il terreno. Il robot avrà anche il compito di scaricare la navicella lunare e quindi posizionare i vari oggetti. Il funzionamento sarà a batteria.

Inoltre, deve essere in grado di assemblare meticolosamente gli oggetti sulla superficie lunare e di navigare a una velocità minima di 400 metri all’ora. Diciamo che le prestazioni richieste non sono da atleta, ma la Luna è un ambiente difficile.

Il robot dovrebbe raccogliere le rocce lunari e conservarle in un dispositivo high-tech a bordo del rover. Ciò consentirà di analizzare la composizione chimica delle rocce e la loro età, fornendo informazioni sull’evoluzione geologica della Luna.

Questa attività sarà particolarmente importante perché tra le funzioni del robot e del rover che assieme lavoreranno sulla superificie analizzando e testando le rocce, quindi fondendole, utilizzando l’energia raccolta dai pannelli solari, per costruire degli elementi che dovrebbero essere alla base della costruzione della futura “Casa” lunare.

Il robot e il rover dovrebbero praticamente costruire i “Mattoni” necessari alla costruzione della base che poi ospiterà invece gli essere umani. Questi arriverebbero quindi in un momento successivo, quando le tecnologie fossero già ben testate, e magari qualche costruzione sarebbe stata già parzialmente realizzata. Chang’e 8 quindi sarebbe realmente il primo passo per la colonizzazione lunare.

Attualmente si pensa che il principale partner della Cina nella missione internazionale sarà la Russia.


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