Attualità
La Cina progetta la prossima rete 6G come satellitare ed ottica
Gli scienziati presso l’Istituto di Ottica e Meccanica di Precisione di Xian, sotto l’Accademia Cinese delle Scienze, hanno condotto con successo il primo test di commutazione ottica nello spazio, riporta il South China Morning Post (SCMP). La commutazione ottica consiste nel trasferire segnali luminosi da una posizione a un’altra senza convertirli in segnali elettrici, un passaggio necessario nelle tecnologie contemporanee.
La commutazione rappresenta un processo cruciale nelle reti di comunicazione che garantisce che le informazioni siano inviate solo al destinatario previsto. Che si tratti di effettuare una chiamata telefonica tramite una torre di telefonia cellulare o trasmettere contenuti ad alta velocità tramite una connessione a banda larga, la commutazione assicura che i dati corretti vengano instradati a te.
La tecnologia contemporanea attua la commutazione convertendo i segnali luminosi in segnali elettrici, instradandoli e quindi convertendoli nuovamente in segnali luminosi durante il loro percorso attraverso la rete a fibra ottica. Il team di Xian ha trovato un modo per bypassare completamente questo processo e svolgere la commutazione utilizzando un dispositivo che funziona in modo simile a uno specchio.
Testato su un satellite L’attrezzatura, definita dal team “tecnologia di commutazione ottica spaziale”, è stata inviata nello spazio all’inizio di agosto di quest’anno a bordo di un razzo vettore Y7, come precisato dall’Accademia Cinese delle Scienze in una dichiarazione della scorsa settimana. Questa è stata la prima volta che un simile dispositivo è stato testato su un satellite.
Il dispositivo ha trasferito i segnali luminosi da una posizione all’altra senza la necessità di convertirli in segnali elettrici. L’attrezzatura è stata riportata sulla Terra e analizzata, confermando che le informazioni dell’immagine erano intatte e nessun dato è andato perso durante la trasmissione, ha aggiunto il rapporto del SCMP.
Studi precedenti su questo dispositivo hanno riportato una capacità di commutazione di 40 gigabit al secondo (Gbps), molto più grande rispetto alla tecnologia contemporanea. Tuttavia, il team associato al progetto non ha commentato sui loro successi, pertanto non è chiaro se questa capacità è stata replicata nello spazio.
Superare il collo di bottiglia
Gli sviluppi in aree tecnologiche come il supercalcolo e la comunicazione mobile 6G hanno comportato che i sistemi di trasmissione delle informazioni debbano essere in grado di gestire grandi quantità di dati.
Il metodo di commutazione fotone-elettrone-fotone è atteso diventi presto un collo di bottiglia nelle comunicazioni di rete. Gli scienziati sono interessati a utilizzare un approccio ottico per garantire capacità elevate e costi ridotti delle strutture di commutazione.
Poiché i clienti cercano di operare in varie parti del globo, le reti di comunicazione stanno passando da reti terrestri a reti tridimensionali, con costellazioni di satelliti che coprono angoli difficili da raggiungere del mondo.
Recentemente, Stalink di Elon Musk sta iniziando a utilizzare laser per comunicare tra satelliti in orbita anziché onde radio. Questo approccio consente la trasmissione di ampie porzioni di dati tra satelliti, poiché l’azienda cerca anche di fornire capacità di comunicazione 4G direttamente ai telefoni.
Le ricerche condotte dagli scienziati cinesi, seppur preliminari, potrebbero spianare la strada per le comunicazioni 6G in futuro. Attualmente, la tecnologia di internet via satellite della Cina si basa su componenti e materiali americani, ma nel tempo è lecito aspettarsi che tali limitazioni vengano superate.
Nel frattempo, gli scienziati presso l’Istituto di Xian lavoreranno per migliorare ulteriormente la loro tecnologia attraverso test e convalida approfonditi. Questi studi potranno aprile la strada a una rete di satelliti per le comunicazioni 6G basati su tecnoliga ottica e non radio.
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