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La Cina non si ferma: la prossima portaerei nucleare avrà “Railgun” ipersonici e laser. E gli USA?
La Cina sta sviluppando una super-portaerei nucleare con cannoni ipersonici e laser, una tecnologia su cui gli USA hanno fallito dopo aver speso 500 milioni di dollari. Un progetto che mira a sovvertire gli equilibri navali nell’Indo-Pacifico.

Mentre in Occidente si discute (e si tagliano fondi), la Cina progetta il futuro. La notizia, riportata dal South China Morning Post citando fonti di Pechino, è di quelle pesanti: i piani per una portaerei di nuova generazione a propulsione nucleare sono in corso e non si tratta di un semplice aggiornamento. Questa futura “supership” sarà in grado di schierare armi che sembrano uscite dalla fantascienza: laser ad alta energia e, soprattutto, cannoni elettromagnetici ipersonici, i cosiddetti “railgun”.
Il punto più interessante? Si tratta di una tecnologia che gli Stati Uniti hanno perseguito per anni, per poi abbandonare mestamente il programma. Lo stop ai fondi è stato confermato da un report ufficiale del Congresso USA nel 2022, dopo aver speso circa 500 milioni di dollari (secondo The National Interest). Invece il Giappone è andato avanti con lo sviluppo dell’arma e ne sta valutnado l’installazione sulle proprie cacciatorpediniere.
A parlare della visione cinese, durante un programma della TV di stato CCTV di domenica, è stata Liang Fang, una figura di spicco: commentatrice militare, docente all’Università di Difesa Nazionale di Pechino e Capitano di Vascello (Senior Captain). Ha confermato che la futura portaerei “può essere equipaggiata con armi difensive più avanzate, come un’arma laser ad alta energia e un cannone elettromagnetico”.
Cos’è un Railgun e perché è un “Game Changer”?
A differenza dei cannoni tradizionali, che usano la chimica (polvere da sparo), un railgun usa la fisica pura per ottenere un risultato terrificante.
- Come funziona: Non usa polvere da sparo. Sfrutta invece una scarica elettrica per generare un potentissimo campo magnetico.
- L’effetto: Questo campo accelera un proiettile conduttivo lungo due binari paralleli (le “rail”).
- Il risultato: Il proiettile viene sparato a velocità ipersoniche, superando Mach 5 (cinque volte la velocità del suono).
- I vantaggi: Promette una velocità alla volata (muzzle velocity) e una gittata enormemente superiori, oltre a un basso rumore di sparo.
- Il problema: Richiede una quantità spropositata di energia elettrica.
Ed è qui che entra in gioco la propulsione nucleare. Una portaerei a propulsione convenzionale, come la Fujian (la terza e più avanzata portaerei cinese, attualmente in prova in mare), non potrebbe mai alimentare simili sistemi. Un reattore nucleare, invece, può fornire l’uscita elettrica continua necessaria per far funzionare un intero arsenale di nuova generazione.
La “Supership” del Contrammiraglio Ma
Le parole della professoressa Liang fanno eco a un progetto visionario delineato già nel 2023 dal Contrammiraglio Ma Weiming, uno dei principali scienziati navali cinesi nel programma tecnologico elettromagnetico.
In un suo studio, Ma descriveva una “supership” nucleare progettata per integrare le armi in un’unica, potentissima rete elettrica. “Sovvertirà completamente la formazione da combattimento delle flotte navali in vigore da oltre cento anni”, scrisse il Contrammiraglio.
In tale nave da guerra, il sistema energetico non alimenterebbe solo la propulsione e i servizi, ma un intero arsenale elettromagnetico:
- Cannoni a rotaia (Railgun)
- Cannoni a bobina (Coilgun)
- Lanciarazzi (presumibilmente elettromagnetici)
- Armi laser
- Dispositivi a microonde ad alta potenza
I sogni infranti della US Navy
Come accennato, la Marina statunitense aveva visto un potenziale simile. Ha investito mezzo miliardo di dollari per sviluppare un cannone ipersonico capace di lanciare proiettili a oltre Mach 6.
Poi, nel 2022, lo stop. Gli ostacoli si sono rivelati insormontabili: richieste di potenza proibitive, ma soprattutto dubbi sulla “durabilità del sistema di lancio”. In termini semplici, la rapida e catastrofica erosione dei binari di lancio dopo pochissimi colpi rendeva l’arma un incubo logistico.
La Cina, al contrario, sembra convinta di poter superare queste sfide proprio grazie alla propulsione nucleare e a sistemi elettrici avanzati.
Non solo cannoni: aerei di sesta generazione
Ma non è tutto. Secondo il Capitano Liang, la nuova portaerei non trasporterà solo armi futuristiche, ma anche una generazione completamente nuova di velivoli.
“Si prevede che gli aerei imbarcati di sesta generazione saranno schierati sulla portaerei nucleare, caratterizzati da maggiore manovrabilità, velocità di volo più elevate e capacità sensoriali potenziate”, ha aggiunto. Inoltre, la Liang ha concluso che la proporzione di droni (velivoli senza pilota) imbarcati “aumenterà significativamente”.
Sebbene una data di lancio sia ancora lontana, il progetto è una chiara dichiarazione d’intenti: la Cina punta a rivoluzionare la guerra navale e a sfidare, nel lungo termine, il dominio navale degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico.
Domande e risposte
Cos’è esattamente un “railgun” e perché è così speciale? Immagini un cannone che non usa polvere da sparo. Il railgun usa un’enorme scarica elettrica per creare un campo magnetico che spara un proiettile metallico a velocità ipersoniche, oltre cinque volte la velocità del suono. Questa tecnologia promette una gittata e una potenza distruttiva enormemente superiori ai cannoni tradizionali, rendendo obsoleti molti sistemi di difesa. È un vero balzo tecnologico.
Perché gli Stati Uniti hanno fallito nello sviluppare quest’arma? La US Navy ha speso oltre 500 milioni di dollari, ma ha interrotto il programma nel 2022. I problemi erano enormi: l’arma richiede una quantità di energia spropositata, che una nave convenzionale non può fornire. Inoltre, la forza stessa del lancio erodeva e distruggeva le “guide” metalliche del cannone dopo pochissimi colpi, rendendola logisticamente un incubo. In pratica, la tecnologia non era ancora matura per l’uso sul campo.
Questa nuova portaerei cinese cambierà davvero gli equilibri navali? È l’obiettivo di Pechino. Una “supership” nucleare, in grado di alimentare non solo la propulsione ma anche armi futuristiche come railgun e laser, è un “game changer”. Potrebbe rendere le attuali formazioni navali obsolete. Se la Cina riuscirà a superare le sfide tecniche dove gli USA hanno fallito, in particolare grazie all’alimentazione nucleare, la sua capacità di proiettare potenza nell’Indo-Pacifico crescerà esponenzialmente.










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