Economia
La Cina innalza le quote di importazione per le raffinerie private anche in vista dell’apertura di nuovi impianti
La Cina a 5,14 milioni di barili di petrolio al giorno le quantità importabili dalle società private di raffinazione. Un aumento giustificato dalla doamnda e dall’apertura di nuovi grandi impianti.
La Cina ha aumentato del 6% la quota totale di importazione per gli importatori privati per il prossimo anno, portandola a circa 5,14 milioni di barili al giorno (bpd), ha dichiarato martedì il ministero del Commercio del primo importatore mondiale di greggio.
La quota di importazione combinata per le compagnie non statali è stata aumentata a 257 milioni di tonnellate metriche, o 5,14 milioni di bpd secondo i calcoli della Reuters, dai 243 milioni di tonnellate di quote assegnate ai raffinatori privati per quest’anno.
Le raffinerie private in Cina devono ottenere quote di importazione di greggio per poter importare petrolio da lavorare nelle loro raffinerie, non possono importare petrolio liberamente, per cui questo innalzamente permetterà loro di lavorare di più.
L’aumento della quota per il 2025 arriva mentre la Shandong Yulong Petrochemical, la più recente raffineria cinese, ha avviato il mese scorso le operazioni di un’unità di lavorazione del greggio da 200.000 bpd. La Shandong Yulong Petrochemical ha un’altra unità simile in preparazione per l’avvio ed è partecipata al 10% da ARAMCO.
Entro la fine di quest’anno, la Cina assegnerà il primo lotto di quote di importazione di greggio ai richiedenti qualificati, ha dichiarato il Ministero del Commercio in un comunicato riportato da Reuters.
Alle aziende che non hanno importato greggio negli ultimi due anni non sarà assegnata alcuna quota, ha aggiunto il ministero.
In una fase successiva, la Cina modificherà e aggiungerà le quote per il 2025, dopo aver ricevuto un feedback dai raffinatori sulla loro domanda e sulla loro nuova capacità operativa, secondo il Ministero del Commercio.
Ogni anno la Cina assegna quote di importazione di greggio alle raffinerie private. I volumi e la tempistica dei vari lotti, di solito tre o quattro all’anno, sono tenuti sotto stretta osservazione dagli analisti in cerca di indizi sulla propensione all’importazione di greggio e sulla strategia della Cina nel breve termine.
La domanda di greggio della Cina ha deluso quest’anno, deprimendo i prezzi del petrolio e spingendo l’OPEC e l’AIE a rivedere al ribasso le loro aspettative di crescita della domanda globale di petrolio per il 2024.
Secondo il direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), il consumo di petrolio in Cina, più debole del previsto, e l’aumento delle vendite di veicoli elettrici continueranno a pesare sulla crescita della domanda mondiale di petrolio in futuro.
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