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La Cina incrementa l’import di gas dai paesi dell’Asia centrali e questi vogliono commerci più stretti con Pechino

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I dati doganali ufficiali mostrano che la Cina ha importato 13,4 miliardi di metri cubi di gas naturale (bcm) durante il mese di giugno, con un aumento del 19% rispetto al livello delle importazioni nello stesso mese del 2022. Le importazioni globali sono arrivate in Cina attraverso i gasdotti e in forma liquefatta. Complessivamente, a giugno sono stati importati 5,785 miliardi di metri cubi di gas attraverso i gasdotti, con un leggero aumento rispetto al totale del mese precedente. I principali fornitori attraverso i gasdotti sono stati il Turkmenistan (2,69 miliardi di metri cubi), la Russia (1,9 miliardi di metri cubi), il Kazakistan (610 milioni di metri cubi) e l’Uzbekistan (370 metri cubi). Però le priorità strategiche dei singoli paesi sono diverse e vanno ben oltre il gas, ampiandosi a settori come l’alimentare e gli investimenti.

Kazakistan

I funzionari agricoli kazaki si stanno impegnando per rimuovere gli ostacoli alle esportazioni di prodotti alimentari in Cina. Il servizio stampa del Ministero dell’Agricoltura ha riferito che i funzionari kazaki hanno incontrato i rappresentanti dei servizi doganali cinesi per discutere i problemi logistici che hanno ostacolato le esportazioni. Un funzionario del Ministero dell’Agricoltura, Baurzhan Abyzbaev, ha espresso la disponibilità del Kazakistan a condurre un “audit del sistema dei servizi veterinari”. Inoltre, le autorità kazake si sono dette interessate a incrementare le esportazioni di semi di colza, piselli e lenticchie verso la Cina.

Nel frattempo, le esportazioni di grano dal Kazakistan alla Cina hanno registrato una ripresa nell’ultimo anno, ma sono ancora inferiori ai totali del 2020-21. Durante il “periodo di commercializzazione” di 10 mesi del 2022-23, il Kazakistan ha esportato 273.000 tonnellate di grano, rispetto alle sole 22.380 tonnellate del periodo di commercializzazione dell’anno precedente. I dati più recenti sono ancora inferiori alle oltre 301.000 tonnellate che il Kazakistan ha spedito in Cina nel 2020-21. Secondo la società statale QazTrade, il prezzo medio del grano spedito in Cina dal Kazakistan nel 2022-23 è stato di 270 dollari per tonnellata, un importo inferiore del 13% rispetto al dato del 2021-22 di 310 dollari per tonnellata.

Tagikistan

 

Rustam Emomali, figlio ed erede presunto del Presidente tagiko Emomali Rahmon, ha concluso una visita ufficiale in Cina il 23 agosto. Emomali ha compiuto il viaggio in qualità di speaker della camera alta della legislatura del Tagikistan. Durante la visita ha avuto colloqui con Zhao Leji, presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo cinese, sulle modalità di espansione della cooperazione interparlamentare.

Emomali ha inoltre firmato diversi accordi sullo sviluppo delle infrastrutture, tra cui quello per la riparazione del valico di frontiera di Kulma-Karasu tra il Tagikistan e la Cina e per la riparazione delle strade della capitale tagika Dushanbe. Nel frattempo, l’agenzia di stampa russa TASS riferisce che il Tagikistan vuole procedere con un’iniziativa di miglioramento stradale da 227 milioni di dollari nella remota regione di Gorno-Badakhshan. Il progetto è destinato ad ampliare le opzioni di trasporto via terra per il commercio cinese-europeo. Il rapporto della TASS non specifica come il Tagikistan finanzierà l’iniziativa.

Secondo l’agenzia di stampa Khovar, è in fase di lancio un nuovo programma di scambio educativo per la formazione di studenti tagiki nel settore delle industrie estrattive. L’Istituto minerario e metallurgico del Tagikistan ha firmato un accordo con l’Università del petrolio e del gas della Cina, in base al quale gli studenti tagiki studieranno per due anni presso l’Istituto minerario e metallurgico e poi per altri due anni presso un’università cinese. L’istruzione in Cina sarà gratuita per gli studenti tagiki, che riceveranno diplomi cinesi.

Uzbekistan

La Cina sta valutando come espandere le sue esportazioni verso l’Europa attraverso le ferrovie uzbeke. Funzionari della provincia costiera cinese di Jiangsu hanno visitato l’Uzbekistan per una missione conoscitiva a metà agosto, tenendo colloqui con rappresentanti delle ferrovie merci uzbeke e sondando potenziali località per strutture logistiche a Tashkent, Samarcanda, Ferghana e Andijan

Quindi lo scambio energetico sta portando a legami sempre più stretti fra Pechino e l’Asia Centrale, quasi in una situazione  di simbiosi fra consumatori energetici e fornitori che, però hanno priorità diverse. 


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