Attualità
La Cina dovrà utilizzare l'”Helicopter money” per rilanciare l’economia?
Anche oggi brutte notizie per l’economia cinese: dopo un breve rimbalzo il prezzo degli immobili ha ripreso a calare e questo porterà ad un ulteriore riduzione della ricchezza complessiva dei cinesi, oltre che altri problemi per il già martoriato settore immobiliare
I prezzi medi delle nuove case nelle 70 principali città cinesi sono diminuiti dello 0,1% su base annua nel luglio 2023 dopo essere aumentati dello 0,1% nel mese precedente, indicando la quinta volta di calo quest’anno a causa di una prolungata crisi immobiliare e dello stallo della ripresa economica . Tra le maggiori città cinesi, i prezzi sono stati inferiori sia a Shenzhen (-2,8% vs -2,4%) che a Guangzhou (-1,3% vs -0,8%). Al contrario, i prezzi hanno continuato a salire a Pechino (3,5% vs 3,5%), Chongqing (0,5% vs 0,6%), Shanghai (4,5% vs 4,8%) e Tianjin (0,5% vs 0,2%).
La situazione è molto complessa
La situazione è molto complesse e di difficile soluzione, Nel giornale economico cinese Economic Observer, vicino alle autorità, è uscito un pezzo di analisi sulla situazione estremamente lucido e che presenta una situazione quasi senza uscita:
Il dilemma
Nonostante la pressione sulla spesa, la politica per aumentare le entrate fiscali doveva ancora essere avviata; ad esempio, non c’erano ancora notizie di quando sarebbe stata attuata la tassa sulle risorse a lungo ritardata.
Al contrario, le misure di riduzione fiscale avevano continuato ad entrare in vigore. Ad esempio, la nuova legge sull’imposta sul reddito delle società comporterebbe effettivamente una perdita di circa 90 miliardi di yuan di entrate a causa di nuove esenzioni al lordo delle imposte e altri emendamenti.
Inoltre, il taglio dell’imposta di bollo entrato in vigore ad aprile causerebbe altre perdite di 50 miliardi di yuan alle casse dello stato l’anno prossimo se calcolato in base al volume degli scambi dell’anno scorso.
Oltre a tutto ciò, il governo centrale aveva anche abbassato o revocato alcune tasse nelle zone colpite dal terremoto, tra cui l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta sul reddito delle persone fisiche e l’imposta sulle vendite.
Alcune associazioni di settore hanno affermato che il governo dovrebbe prendere in considerazione l’idea di erogare politiche fiscali più preferenziali alle imprese attualmente sotto pressione a causa dello stretto controllo del credito interno e del rallentamento delle esportazioni a causa delle incertezze economiche globali.
Tuttavia, anche le autorità finanziarie si trovavano di fronte a un dilemma, ha affermato un funzionario: “Attualmente, stiamo affrontando una forte pressione sulla spesa e siamo impegnati a ottimizzare il budget finanziario”. Un altro esperto ha detto: “Più tagli alle tasse? E se le nostre entrate fiscali non riescono a coprire le spese del prossimo anno?“
La Cina inizia a vedere dei problemi quindi nell’applicare le proprie politiche fiscali. Nel frattempo mezza economia è in crisi:
- Country Garden è appena andato in default;
- Zhongzhi Enterprise Group mancati pagamenti su prodotti di investimento ad alto rendimento;
- i recenti dati sui prestiti bancari erano terribili;
- produzione industriale che cresce solo del 3,7% su base annua (4,3% previsto)
- vendite al dettaglio crescono solo del 2,5% su base annua (rispetto al 4,0%),
- vendite immobiliari -8,5% su base annua da inizio anno (rispetto a -8,1%),
Come scrive Bloomberg (“PBOC Adviser Says China Urgently Needs to Boost Consumption”) Cai Fang, membro del comitato di politica monetaria della PBoC, ovvero uno dei massimi banchieri centrali cinesi, ha avvertito che la massima priorità per politici è quello di stimolare il consumo delle famiglie:
Cai ha aggiunto nell’articolo pubblicato lunedì scorso su un account di social media del China Finance 40 Forum, uno dei principali think tank economici della nazione, che la disoccupazione continua sulla scia della pandemia sta riducendo la spesa delle famiglie e che la fiducia dei consumatori dovrebbe indebolirsi senza nuove politiche.
“L’obiettivo più urgente ora è stimolare i consumi delle famiglie, ed è necessario utilizzare tutti i canali ragionevoli, legalmente conformi ed economici per mettere i soldi nelle tasche dei residenti”, ha affermato Cai, 66 anni, uno dei più noti economisti in Cina concentrarsi sulla demografia e sull’economia del lavoro.
Detto da un membro importante della PBoC una frase del genere ha un significato chiaro: “Helicopter money” cioè trasferimenti finanziari diretti dalla banca centrale ai cittadini, utilizzando qualche forma di strumento (finanziamenti a lungo termine, contributi una tantum, etc), per permettere alle famiglie di riprendere con fiducia il consumo e l’investimento. Magari potrebbe essere l’occasione per dare una spinta dallo Yuan Digitale, che sinora non ha avuto molto successo.
Ovviamente una mossa del genere potrebbe riaccendere l’inflazione, ma in questa fase questo sembra essere il male minore per la Cina. La crescita e il benessere diffuso sono molto più importanti.
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