Crisi
La Chiamano Ripresa
Pubblichiamo questo guest post di Paolo Cardena’ di Vincitori e Vinti
Il che, dopo una perdita subita di quasi il 10% in questi anni, racconta perfettamente quanto sia insensato e fuorviante parlare di ripresa. Molto banalmente, le considerazioni che possiamo fare è che il mercato del lavoro non trarrà alcun beneficio da una ripresa così moribonda e asfittica, con la disoccupazione che, verosimilmente, tenderà a crescere. Le stesse banche saranno destinate a conoscere livelli di sofferenze ancor più accentuati rispetto a quelli attuali, peraltro già a livelli abbastanza critici e preoccupanti, almeno per alcune di loro. Non a caso, qualche giorno fa, Bankitalia ha comunicato che le sofferenze lorde del sistema bancario, nel mese di dicembre, hanno raggiunto quasi i 156 miliardi di euro, con un balzo di sei miliardi rispetto al mese precedente.
Da Istat:
Nel quarto trimestre del 2013 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,8% nei confronti del quarto trimestre del 2012.Il lieve incremento congiunturale è la sintesi di un andamento positivo del valore aggiunto nei settori dell’agricoltura e dell’industria e di una variazione nulla del valore aggiunto nel comparti dei servizi. Il quarto trimestre del 2013 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre del 2012.Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,8% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrata una crescita del 2,7% negli Stati Uniti e del 2,8% nel Regno Unito.Nel 2013 il Pil corretto per gli effetti di calendario è diminuito dell’1,9%. Si segnala che il 2013 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del 2012.La variazione acquisita per il 2014 è nulla.
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