La CDU tedesca svolta, verso destra. Arriva l’era Merz

I democratici cristiani tedeschi (CDU) hanno votato e alla fine hanno eletto Friedrich Merz come nuovo leader del partito di centro-destra in una conferenza del partito digitale. Merz ha ottenuto il sostegno di 915 delegati dei 983 tramite il voto  digitale, vincendo  con una stragrande maggioranza di oltre il 94%. del resto la CDU è un gregge senza pastore e qualsiasi leader è il benvenuto.

Parlando prima del voto, Merz ha notato che il partito ha vissuto periodi turbolenti negli ultimi tre anni, ma ha promesso un nuovo inizio: “Questa volta ora è alle nostre spalle”, ha detto, aggiungendo che la sua elezione a nuovo capo del partito è un segnale “potente” per il rinnovo della Cdu.

In precedenza aveva già raccolto oltre il 60% del sostegno dei membri della CDU rendendo tutta la corsa una discesa. L’elezione di Merz al vertice del partito era certa, ma gli osservatori avevano osservato da vicino per vedere quanti delegati non lo avrebbero sostenuto. Il sostegno schiacciante dei delegati lo mette su basi solide mentre prende le redini del partito.

Ora, Friedrich Merz assume un partito che è confinato all’opposizione per i prossimi tre anni, dovendo sedere accanto al populista di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) nella camera plenaria del Bundestag. Le sue posizioni molto conservatrici sembrano però essersi ammorbidite. Ora si è detto:

• super europeista;
• pro adozioni LGBTQ;
• contrario alle collaborazioni con AfD, i populisti tedeschi;

comunque ha già iniziato un rinnovamento dei quadri del partito, il che è già un passo avanti in un partito ingessato da 10 anni di Merkel, con dirigenti che si immaginano intoccabili. La posizione della CDU non è facile di fronte alla nuova coalizione semaforo, che rischia di mandare in soffitta i democristiani, incapaci di appoggiarsi ad altre forze di destra. Morta la Grosse Koalitione, per ora, la CDU è in un vicolo cieco. Dicono sia anti euro: vedremo.