Attualità
La BCE non acquista titoli di stato italiani? Ce ne faremo una ragione, ma sbaglia
La Banca centrale europea (BCE) ha annunciato la fine della politica di reinvestimento del suo principale programma di acquisto di attività (APP) a partire da luglio 2023. Ciò significa che la BCE non acquisterà più nuove obbligazioni per sostituire quelle in scadenza nell’ambito dell’APP, lanciato nel 2015 per sostenere l’economia e l’inflazione dell’area dell’euro. La BCE ha dichiarato che questa decisione riflette il miglioramento delle prospettive economiche e l’aggiustamento sostenuto del percorso dell’inflazione verso il suo obiettivo di un livello inferiore, ma prossimo, al 2%.
La BCE ha inoltre sottolineato che continuerà a fornire ampi stimoli monetari attraverso gli altri strumenti a sua disposizione, come il programma di acquisto di emergenza per le pandemie (PEPP) e le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO).uistare, ma intanto quello che era uno strumento quasi essenziale della sua prima politica monetaria “Whatever it takes” di sostegno all’Euro e all’economia a qualsiasi costo, va veramente in pensione. Del resto il suo calo era già aveidente, come si può vedere dal seguente grafico
Ricordiamo che il possesso di questi titoli è praticamente a costo zero anche per lo stato italiano perché quello che non viene ricomprato in titoli viene girato come utile al Tesoro, quindi allo Stato.
La BCE invece ha deciso di interrompere anche questo aiuto. ma stava già vendendo i totoli acquistati con lo APP, o meglio con il programma PSPP parte del APP. Continuano invece ancora gli acquisti dei titoli con gli interessi del programma PEPP, quello pandemico.
Curioso è che continuino gli acquisti di titoli del Lussemburgo, un paese che sicuramente non ha bisogno di sostegno del debito.
Che facciamo se non riusciamo a vendere i titoli alla BCE ?
Che facciamo se non vendiamo i titoli alla BCE? In questa fase ci affidiamo al mercato, cioè ai piccoli risparmiatori italiani che, almeno, faaranno tornare indietro gli interessi pagati come consumi. Con questa logica il Tesoro ha collocato il BTP Italia L’importo complessivamente emesso è stato pari a 18.191,090 milioni di euro a fronte di 654.675 contratti conclusi, con un taglio medio di 27.786 euro. Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail). Il pieno di liquidità per le nostre casse.
La BCE comunque sbaglia a non garantire stabilità nel costo dei titoli di stato indipendentemente, o quasi, dall’emittente. La stabilizzazione dei rendimenti dei titoli pubblici è la missione di qualsiasi banca centrale. Se la BCE non lo fa si comporta come un soldato che non compie sino in fondo il proprio dovere. Questo non fa che remarle contro e fa sorgere dei dubbi sulla sua utilità : a che serve una banca centrale che non compie il proprio dovere?
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