Attualità
LA BCE VALUTA ALLARGAMENTO QE ANCHE AI JUNK BOND, IN VISTA DEL DOWNGRADE DELL’ITALIA E DI VARI ISTITUTI BANCARI
La BCE valuta di abbassare la qualità dei titoli che verrà ad acquistare o accettare come collaterale all’interno delle proprie operazioni di QE o di rifinanziamento delle banche commerciali , almeno sino al settembre 2021. quindi la Banca Centrale sarà in grado di comprare anche titoli che non siano “Investment grade”, cioè dal Baa3 (Rating di Moody’s) in giù, andando contro molte delle limitazioni che normalmente vengono esercitate dalle banche centrali.
L’operazione viene ad essere necessaria per due motivi:
- l’Italia in questo momento è Baa3, il grado più basso dell’Investment grade, e potrebbe veder ridotto il proprio rating al grado Baa, quindi al di sotto del grado investment. Questo impedirebbe alla banche commerciali di poter presentare i titoli della Repubblica Italiana allo sconto, oggettivamente mettendoci in difficoltà e aprendo la strada all’uscita dall’euro;
- molti istituti di credito ed altri importanti società europee rischiano il downgrading, e quindi i propri titoli non potrebbero essere più accettati come collaterale, e la BCE vuole essere in grado comunque di distribuire liquidità, soprattutto in questo momento.
Che vuol dire per l’Italia? Che a breve non ci saranno scossoni ed il governo avrà 15 mesi di ossigeno, ma, nel caso di downgrading, arrivati a settembre 2021 avremo il bivio:
- la BCE continuerà ad accettare il debito pubblico italiano come collaterale, nonostante tutto;
- la BCE lo accetterà a tempo, imponendoci pesanti politiche di austerità;
- la BCE non accetterà più il debito italiano come collaterale ed allora sarà euroexit..
La più pericolosa delle tre politiche è la seconda, perché obbligherebbe a politiche restrittive in una fase nella quale ancora non avremmo superato i problemi sarebbe devastane socialmente ed economicamente.
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