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La Banca Centrale Russa ordina di non comprare più titoli di stato russi da operatori stranieri. Rating Junk sui titoli russi

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La Banca Centrale russa ha ordinato agli operatori del mercato russi di rifiutare le offerte dei clienti stranieri di vendere titoli russi dalle 0400 GMT di lunedì, secondo un documento della banca centrale visto da Reuters. La banca non ha risposto a una richiesta di commento di Reuters.

Questo cosa significa? Significa che chi ha titoli di stato russi (istituzioni, banche, privati, etc) in mano, allo stato attuale, o trova un acquirente estero oppure ha in mano un titolo che è un puro pezzo di carta. Oltre il 20% dei titoli di stato russi è in mano a operatori stranieri:

I titoli russi avevano una buon rendimento e prima della crisi attuale, diciamo prima degli ultimi due mesi attraevano investitori occidentali, anche per la relativa stabilità del rublo. Del resto il rendimento era pari a circa al sette  otto per cento, quindi piuttosto attraente. La crisi aveva mandato il rendimento al 12% indice che qualcosa non andava.

 

La mossa colpisce una cifra pari al 4% – 5% del PIL russo. Non poco, non troppo, ma, soprattutto  il segno che, a questo punto, la Banca Centrale russa non si attende che la situazione normativa torni normale in un periodo breve.

Intanto Standard & Poors ha abbassato  il rating di credito in valuta estera della Russia a lungo termine fosse “BB+” da “BBB-“con  prospettiva negativa, a causa delle sanzioni annunciate fino ad oggi potrebbero avere significative implicazioni negative per la capacità del settore bancario russo di agire come intermediario finanziario per il commercio internazionale . L’agenzia ha anche avvertito che potrebbe abbassare ulteriormente i rating, dopo aver ottenuto maggiore chiarezza sulle ripercussioni macroeconomiche delle sanzioni.

 


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