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Analisi e studi

La Banca Centrale russa annuncia un eccezionale aumento dei tassi d’interesse del 2%

La Russia ha ritoccato i tassi di interesse pesantemente verso l’alto , aumentandoli di 200 pb, Una risposta all’indebilimento del Rublo e soprattutto un tentativo di contenere la troppo esuberante domanda interna.

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Banconote da 500 rubli - Pixabay

La Banca di Russia ha aumentato il tasso di interesse di riferimento di 200 punti base, portandolo al 21% nella riunione di ottobre 2024, superando le aspettative del mercato di un aumento di 100 punti base, e ha segnalato che probabilmente continuerà ad aumentare i tassi di interesse nella prossima riunione di dicembre.

La decisione ha portato il tasso di interesse di riferimento ai massimi storici, superando la mossa straordinaria che aveva portato il tasso al 20% in risposta al crollo del rublo in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022.

La banca centrale ha osservato che l’inflazione è stata molto più alta del previsto nel trimestre precedente, poiché la domanda interna ha superato la capacità dell’economia russa, che continua a essere limitata a causa delle sanzioni occidentali e della crisi della forza lavoro dovuta alla diaspora dei maschi in età militare.

Inoltre, il marcato aumento delle aspettative di inflazione è stato amplificato dal deterioramento delle condizioni commerciali e dalla politica fiscale espansiva del bilancio federale 2024.

Il problema è che l’inflazione ufficiale è alta, ma non così alta, almeno in apparenza, da giustificare un simile aumento, e per questo il mercato si attendeva  un incremento di 100 pb, non di 200:

 

Magari i dati dell’inflazione non ci dicono esattamente tutto: se si sente il bisogno di auemtare gli interessi è perché le spinte legate al consumo , e quindi le importazioni, devono essere state molto forti, e la Banca Centrale, che si è comportata sinora in modo piuttosto corretto, ha sentito il bisogno di intervenire.

Il cambio fra Rublo e Dollari invatti è tornato sopra il 90% a indicare che la valuta sente il bisogno di svalutare. L’aumento dei tassi d’interesse soprattutto deprime i consumi, e quindi l’import di beni non essenziali, un fatto coerente con un’economia di guerra. 

 

Curiosamente gli interessi applicati dalla banca Centrale Ucraina sono inferiori a quella russa:

Ma in questo caso tutta l’economia del paese è potentemente sovvenzionata dall’Occidente e questo rende il dato poco significativo.

Comunque vada forse, nell’interesse di tutti, è ora di finirla e di trovare un cammino per la pace e il ritorno alla (quasi) normalità. perché, nonostante gli spiriti bellicosi di Bruxelles, il burro è molto meglio dei cannoni. La differenza fra Russia e UE è che, una volta finita la guerra e la necessità di contenere i consumi privati, l’economia russa, esploderà. Quella europea sta già implodendo.


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