Economia
La AI farà saltare le reti elettriche? L’energia sarà presto un fattore critico per la società
Le previsioni sulle necesità energetiche legate all’introduzione della AI dovrebbero far pensare, perché le forniture non saranno assolutamente sufficienti. Chi aprirà data center dovrà pensare a produrre le necessaria energia, meglio da fonti rinnovabili, altrimenti salterà tutto
L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente diventando una forza trainante nel mondo digitale, ma il suo crescente impatto nel settore energetico non può essere ignorato e potrebbe perfino portare a una rottura delle reti elettriche. Mentre in passato le emissioni di carbonio del settore IT erano considerate quasi irrilevanti, l’avvento dell’IA, in particolare quella generativa, sta cambiando le carte in tavola. Questo è il risultato di una ricerca della Bain, che mostra come le conseguenze potrebbero essere drammatiche.
Si prevede che entro il 2030 li fabbisogni di energia legati all’IT aumenteranno vertiginosamente, triplicate in settori come quello dei beni di consumo. Questo a causa di una combinazione di fattori: l’adozione diffusa dell’IA in diverse industrie, lo sviluppo di modelli di IA sempre più complessi e “energivori”, e l’aumento di attività che richiedono molta energia, come la generazione di video.
Di conseguenza, le aziende si trovano di fronte alla necessità di ripensare il loro approccio alla sostenibilità, da intersi non solo come sostenibilità ambientale, ma, inm modo più esiziale, proprio come accesso a una quantità disponibile sufficiente di energia. Bisogna passare ad un approccio che non dia questo fattore più come scontato, ma che si attivi per poter procurare alle aziende l’energia necessaria, possibilmente da fonti rinnovabili e costanti.
Ecco un grafico che unisce le valutazioni delle maggiori banche d’affari sulle necessità di energia negli USA in un sistema in cui si la diffusione della AI segue cammini di espansione diversi, ma comunque rilevanti:
A parte che nel caso della previsione EIA, l’Energy Information Administration, le previsioni di tutti gli altri operatori mettono in evidenza come le forniture di energie previste sino al 2028 rischiano di non essere sufficienti in un ambiente in cui la AI acquisisce un ruolo rilevante.
In teoria la situazione europea sarà migliore, semplicemente per il maggior grado di arrestramento nello sviluppo technologico e dell’intelligenza artificiale del Vecchio Continente.
Quindi le aziende dovranno non contare sulla rete di fornitura, ma dovranno ritenere strategica anche la capacità di ottenere l’energia elettrica per i propri data center. Se questo non accadrà l’eccesso di domanda manderà i costi energetici alle stelle, da un lato danneggiando i consumatori, dall’altro bloccando proprio lo sviluppo della AI.
L’energia non è più qualcosa da dare per scontato. Chissà se lo sanno anche i governi.
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