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Jamie Dimon: “L’Europa ha un problema reale”. Burocrazia e fuga di capitali sono un rischio che può contagiare gli USA

Jamie Dimon (JPMorgan) avverte: “L’Europa soffoca l’innovazione, ed è un rischio per l’America”. Ecco il piano da 1,5 trilioni. Il CEO della più grande banca USA elogia il taglio alla burocrazia di Trump ma lancia l’allarme: senza un’Europa forte, gli Stati Uniti sono soli.

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Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase & Co., non è certo noto per i giri di parole. Durante il Reagan National Defense Forum di sabato scorso, il banchiere più potente d’America ha lanciato un avvertimento che dovrebbe risuonare forte nelle cancellerie del Vecchio Continente: l’Europa è “debole”, e questa debolezza non è solo un problema nostro, ma un rischio economico e strategico per gli stessi Stati Uniti.

Il welfare non basta se l’economia non corre

L’analisi di Dimon è spietata nella sua semplicità. Se da un lato riconosce i meriti europei sui “sistemi di sicurezza sociale” (il famoso welfare state di cui ci vantiamo), dall’altro ne evidenzia il costo insostenibile in termini di competitività.

“L’Europa ha un vero problema,” ha dichiarato Dimon. “Fanno cose meravigliose con le loro reti di sicurezza. Ma hanno cacciato via le imprese, hanno cacciato via gli investimenti, hanno cacciato via l’innovazione”.

Il risultato? Un continente che fatica a trattenere valore. Una diagnosi che suona familiare a chi osserva da tempo la sclerosi burocratica di Bruxelles.

Il paradosso di “America First”

Interessante la posizione di Dimon rispetto alla geopolitica dell’amministrazione Trump. Sebbene il banchiere apprezzi lo sforzo del Presidente eletto nel tagliare la burocrazia interna americana (“un’ascia necessaria”, la definisce), è critico sull’idea di un isolazionismo totale.

Secondo Dimon, un’Europa frammentata o in declino renderebbe impossibile il concetto stesso di “America First”.

“Se l’Europa si frammenta, l’America First non esisterà più,” ha avvertito. “Colpirà noi più di chiunque altro perché sono un alleato importante in ogni singolo modo, inclusi i valori comuni”.

Mentre la nuova strategia di sicurezza nazionale di Trump sembra guardare all’Europa come a un continente avviato verso la “cancellazione di civiltà”, concentrandosi sull’emisfero occidentale, Dimon invoca una strategia a lungo termine per aiutare l’Europa a tornare forte. Non per carità, ma per calcolo: un alleato debole è una palla al piede.

JPMorgan scende in campo: 1.500 miliardi per la forza economica

Le parole sono importanti, ma i soldi lo sono di più. JPMorgan non sta a guardare e ha annunciato un piano massiccio per rafforzare la robustezza economica degli Stati Uniti, riducendo la dipendenza da fonti inaffidabili (leggi: Cina).

La banca ha pianificato di incanalare 1500 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni in settori chiave. Ecco come saranno ripartiti gli sforzi, guidati dal banchiere d’investimento Jay Horine:

Settore di InterventoObiettivo
Catena di approvvigionamentoRafforzamento della manifattura avanzata e reshoring.
Difesa e AerospazioSupporto all’industria bellica e tecnologica nazionale.
Indipendenza EnergeticaInvestimenti per la resilienza e l’autonomia energetica USA.
Tecnologie di FrontieraSviluppo di tecnologie strategiche per il futuro.

A questo si aggiungono fino a 10 miliardi di dollari di capitale proprio della banca per aiutare aziende specifiche a espandersi e innovare.

Conclusione: meno burocrazia, più pragmatismo

Il messaggio finale di Dimon è un assist alla deregulation. Lodando l’amministrazione Trump per voler “portare l’ascia” contro la burocrazia che ha frenato l’America, Dimon sottolinea che è possibile avere banche sicure e cibo sicuro senza soffocare l’economia. Una lezione che, forse, servirebbe ripassare anche da questa parte dell’Atlantico, dove troppo spesso si confonde la regolamentazione con la crescita.

Domande e risposte

Perché Jamie Dimon considera l’Europa un rischio per gli USA?

Dimon ritiene che un’Europa economicamente debole e frammentata non possa fungere da alleato strategico efficace. Nonostante condivida i valori americani, l’Europa ha creato un ambiente ostile agli investimenti e all’innovazione a causa dell’eccessiva burocrazia. Se il Vecchio Continente dovesse collassare o frammentarsi ulteriormente, gli Stati Uniti perderebbero il loro partner globale più importante, rendendo inattuabile anche una politica di “America First”.

In cosa consiste il piano di investimenti di JPMorgan citato nell’articolo?

JPMorgan ha annunciato un impegno finanziario di 1,5 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni per rafforzare la sicurezza economica degli Stati Uniti.3 L’obiettivo è ridurre la dipendenza da fornitori esteri inaffidabili. I fondi saranno destinati a quattro aree critiche: catene di approvvigionamento e manifattura avanzata, difesa e aerospazio, indipendenza energetica e resilienza, e tecnologie strategiche di frontiera.

Qual è la posizione di Dimon rispetto alle politiche di Donald Trump?

La posizione è articolata. Da un lato, Dimon elogia fortemente la volontà di Trump di tagliare la burocrazia governativa statunitense, considerandola un freno alla crescita. Dall’altro, mostra preoccupazione per la politica estera isolazionista che potrebbe trascurare l’Europa. Mentre l’amministrazione Trump descrive l’Europa come in declino irreversibile, Dimon sostiene che gli USA debbano attuare una strategia per aiutare l’Europa a tornare forte, nel proprio interesse.

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