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James Bond iraniano è stato messo sotto accusa per aver contrabbandato parti di aereo vietate

Il Dipartimento della Giustizia USA ha messo sotto accusa un cittadino con doppia cittadinanza per aver tentato di esportare dei pezzi di ricambio dei caccia USA F-4 utilizzati dall’aviazione iraniana. Caccia vecchi, ma ancora apprezzati.

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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha sporto denuncia contro un cittadino statunitense-iraniano per presunta violazione delle leggi sull’esportazione illegale di componenti per l’aereo McDonnell Douglas F-4 Phantom in Iran.

Jeffrey Nader, associato alla società californiana Pro Aero Capital, è accusato di aver acquistato parti di aerei militari non specificate, comprese quelle per l’F-4 Phantom, e di aver tentato di fornirle all’Iran.

Secondo il DOJ, Nader e i suoi associati erano impegnati in un’operazione di esportazione di circa trenta componenti di aerei in Iran, a partire almeno dal 2023.

Alcuni di questi componenti erano specificamente destinati all’F-4 Phantom, un velivolo acquistato dall’Iran prima della rivoluzione del 1979, che ha trasformato Teheran da alleato della Guerra Fredda ad avversario chiave degli Stati Uniti.

L’accusa del Dipartimento di Giustizia sostiene che Nader ha tentato di soddisfare gli ordini di acquisto di entità iraniane ottenendo parti da fornitori statunitensi. Sosteneva che la sua azienda li avrebbe utilizzati.

Dopo aver ottenuto i pezzi, avrebbe cercato di esportarli negli Emirati Arabi Uniti, con l’intenzione di spedirli successivamente in Iran.

Questi tentativi sono stati vanificati quando un agente speciale del Dipartimento del Commercio ha confiscato i componenti. Nessuno degli articoli è stato esportato dagli Stati Uniti.

L’Assistente Procuratore Generale Matthew Olsen, della Divisione Sicurezza Nazionale del Dipartimento di Giustizia, ha sottolineato l’impegno del Dipartimento nell’impedire che attrezzature di tipo militare raggiungano il regime iraniano. Ha affermato che il Dipartimento di Giustizia continua a vigilare e a smantellare le reti criminali che forniscono tecnologia sensibile a governi ostili in violazione delle sanzioni statunitensi.

Anche il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha svolto un ruolo cruciale nel caso. Il vicedirettore esecutivo Robert Wells del National Security Branch dell’FBI ha sottolineato gli sforzi dell’agenzia per far rispettare le leggi sulle esportazioni e ritenere responsabili coloro che tentano di contrabbandare attrezzature militari di origine statunitense in Iran.

IRIAF -F-14

Una corsa iraniana ai pezzi di ricambio vintage

Nonostante le sanzioni imposte per molti anni, l’Iran è stato in grado di manutenere e utilizzare aerei di fabbricazione americana come gli F-4 e gli F-14 Grumman.

Secondo quanto riferito, il regime iraniano ha mantenuto questi velivoli operativi attraverso l’ingegneria inversa, la produzione interna di parti e la cannibalizzazione di altri velivoli per ottenere i componenti necessari. Però evidentemente alcune componenti non sono facilmente ricreabili.

L’Iran deve affrontare sfide significative con l’invecchiamento del suo inventario di aerei. Nonostante la notizia che il Paese stia acquistando dalla Russia alcune decine di jet Su-35 – originariamente destinati all’Egitto – i piloti iraniani si affidano in gran parte a velivoli di terza e quarta generazione risalenti all’epoca della Guerra Fredda.

l’Iran continua a utilizzare gli F-14 Tomcat e gli F-4 Phantom di fabbricazione americana. Si tratta di aerei vecchi di oltre 40 anni, roba che è fuori servizio da almeno 30 anni per gli F-4 e da 20 per gli F 14. Il fatto che però l’Iran li mantenga operativi, nonostante l’abbondanza di caccia cinesi e russi, mostra come, alla fine, non devono essere così male. Inzialmente gli F-4 foorniti erano oltre 200, ma fra distrutti in guerra con l’Iraq, in incidenti o cannibalizzati per i pezzi di ricambio, ne devono essere rimasti circa la metà.

Per quanto riguarda gli F.14 furono consegnati, nuovi di fabbrica e molto simili ai modelli della USN, a partire dal 1976. Dopo la caduta dello Sha ebbero comunque un grande successo nella guerra contro l’Iraq, durante la quale si calcola abbiano abbattuto almeno 50 MiG iracheni, rispetto ai quali erano notevolmente superiori. Inoltre erano dotaati dei missili Phoenix a lungo anno, quasi 450 comprati all’epoca dello Sha.

Successivamente questi mezzi sono stati più volte aggiornati e si calcola che ancora una quarantina siano in servizio.


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