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Difesa

Iveco verso la cessione a pezzi: la Difesa a Leonardo, i camion all’indiana Tata

Trattative in fase avanzata per la cessione di Iveco Group. L’unità di difesa (IDV) verso Leonardo per mantenerla in mani italiane, mentre il business dei veicoli commerciali potrebbe passare all’indiana Tata Motors. Analisi della strategia di Exor e del futuro del gruppo.

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Iveco Group NV sarebbe vicina a un doppio accordo per la cessione delle sue principali attività: l’unità di difesa, destinata a Leonardo SpA, e il business dei veicoli commerciali, che potrebbe passare all’indiana Tata Motors Ltd, come riporta Bloomberg.

Secondo fonti vicine al dossier, le trattative sarebbero in fase avanzata e un annuncio potrebbe arrivare già mercoledì, in concomitanza con la presentazione dei risultati trimestrali.

Tuttavia, nonostante i progressi, le stesse fonti avvertono che le negoziazioni potrebbero ancora subire ritardi o persino interrompersi.

La divisione Difesa resta in mani italiane

La vendita dell’unità di difesa a Leonardo SpA risponderebbe alle richieste del governo italiano di mantenere un asset strategico sotto il controllo nazionale. Questa mossa spianerebbe la strada all’accordo con Tata Motors per la restante parte del gruppo, che comprende camion, motori, autobus e altri veicoli speciali.

Leonardo, che produce veicoli specializzati per la difesa e la protezione civile anche attraverso il marchio IDV (Iveco Defence Vehicles), ha subito pressioni da parte dell’esecutivo per trovare un compromesso sul prezzo. L’offerta, presentata in joint venture con la tedesca Rheinmetall AG, si attesterebbe intorno a 1,6 miliardi di euro, debito incluso. Sebbene inferiore a quelle dei concorrenti, come la franco-tedesca KNDS NV e la Czechoslovak Group, la proposta è stata ritenuta sufficientemente alta da favorire un’intesa con i partner italo-tedeschi.

Il business dei camion verso l’India

Parallelamente, da diversi mesi Iveco è in trattativa con Tata Motors, il colosso indiano già proprietario di Jaguar Land Rover. Per Tata, un’acquisizione strategica di questa portata rafforzerebbe in modo significativo le sue operazioni in Europa e la sua capacità produttiva nel settore dei veicoli commerciali. L’operazione consentirebbe inoltre all’azienda di elevare la qualità del design e della tecnologia dei propri mezzi, aumentando la sua attrattiva per gli acquirenti europei.

IVECO Stralis

La strategia di Exor e il valore di Iveco

Questa potenziale doppia cessione si inserisce in una strategia più ampia di Exor NV, la holding della famiglia Elkann, ex Agnelli, che controlla Iveco. L’obiettivo è diversificare i propri interessi, spostandosi progressivamente dal settore automobilistico verso aree come la sanità, i beni di lusso e la tecnologia. Praticamente si azzera quanto realizzato in un secolo per mettere in forse un capitale imprenditoriale e tecnologico.

Nel frattempo, le azioni di Iveco hanno quasi raddoppiato il loro valore quest’anno, portando la capitalizzazione della società a circa 5 miliardi di euro.

Quindi si chiude, ormai in modo quasi completo, il cerchio imprenditoriale degli Agnelli-Elkann, con completa dismissione di quanto di buono è stato fatto in un secolo, soprattutto con contributi pubblici. Se non altro IVECO IDV resta in mani italiane, ma bisogna vedere se IVECO commercials non verrà delocalizzata.


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