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Italia immobili: buon risultato costruzioni, ma valori ancora in leggero calo

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Per il secondo mese successivo l’Italia presenta un buon risultato nell’andamento del settore costruzione:

I mesi di febbraio e di marzo 2019 hanno visto una crescita del settore del 8,1% dopo un 8,2 % a febbraio. Un risultato per il quale hanno avuto sicuramente un affetto positivo le condizioni meteo in quei mesi, oltre ad un miglioramento nel tasso di riduzione del valore immobiliare, come se ci avvicinassimo al fondo.

Secondo Immobiliare.it il valore degli immobili, benchè in calo, sta lentamente stabilizzandosi facendoci intendere che stiamo raggiungendo un minimo.

Dopo il 2011 i prezzi immobiliari sono precipitati, sia a causa della crisi sia a causa dell’introduzione di quella che è a tutti gli effetti un’imposta patrimoniale, cioè l’IMU, introdotta a partire dal 2012. Appare evidente come un’imposizione patrimoniale tutto sommato limitata abbia condotto ad una contrazione dei prezzi del 10%.

Passiamo quindi a valutare i prezzi regione per regione e le richieste al metro quadrato anche per quanto riguarda gli affitti:

Le regioni con i prezzi al metro più elevati sono Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Liguria e Lazio. Quella con prezzi più contenuti è il Molise. La differenzza fra le regioni più costose e quelle meno costose è di oltre il 100%, con pure l’Umbria che presenta un profilo depresso dal punto di vista immobiliare.

 

 


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