Economia
Italia e Spagna promosse a pieni voti sul debito anche dal Financial Times

La commissione europea, secondo gli analisti, ha il quinto peggior debito pubblico europeo, dopo Italia, Francia Germania e Spagna. Questo per dire come il controllore che per decenni ha fatto del controllo del debito pubblico degli Stati membri un mantra, ora si trova nelle condizioni, se non peggio. di ch doveva controllare. E soprattutto la cosa diventa ancora piu paradossale se si pensa che proprio i paesi che erano maggiormente sotto controllo, come pr esempio Italia e Spagna, ora sono diventati molto piu virtuosi rispetto a chi come per esempio Germania, Belgio Austria erano invece considerati come paesi “frugali”.
Soprattutto Roma viene da tempo considerata come un modello per il controllo dei conti pubblici, come affermato anche di recente dalla stesse presidente della Bce Cristine Lagarde e come dimostrato dalle promozioni in serie arrivate in questo ultimo anno e mezzo dalle agenzie di rating.
Ed ora a certificarlo arriva anche la bibbia della finanza mondiale, Il Financial Times, che in un articolo di ieri elogia Italia e Spagna per i grandi progress fatti sul tema del controllo del debito. “I costi di indebitamento pubblici pagati da Italia e Spagna sono scesi al livello più basso rispetto alla Germania in 16 anni, poiché gli investitori premiano Roma e Madrid per la stretta sui tassi e sono sempre più preoccupati per l’aumento del debito nel resto dell’Eurozona.” scrive il quotidiano inglese.
Il giornale inglese si sofferma in particolare sulla riduzione del differenziale del nostro paese, che quest’anno con ogni probabilità uscirà dalla procedura d’ìnfrazione per deficit eccessivo: “Il rendimento aggiuntivo del debito italiano a 10 anni rispetto ai Bund tedeschi – un indicatore attentamente monitorato del rischio associato ai prestiti all’Italia – si è ridotto a 0,7 punti percentuali questo mese, il livello più basso dalla fine del 2009.”
Tutto merito della politica economica prudente del ministro Giorgetti e del governo Meloni, che senza rinunciare a politiche fiscali espansive e di sostegno al ceto medio e alle imprese, ha sempre mantenuto, al contrario del passato, massima attenzione al controllo dei conti pubblici. La Spagna invece scrive l giornale inglese beneficia d tassi di crescita elevati, grazie all immigrazione regolare e a bassi costi dell’energia.
“Stiamo assistendo a una fusione della periferia con paesi precedentemente considerati investimenti più sicuri, come Francia, Belgio e Austria”, ha affermato Ales Koutny, responsabile dei tassi internazionali presso la società di gestione patrimoniale Vanguard. “I mercati hanno una memoria lunga, ma anche con il giusto incentivo sono disposti a voltare pagina”.
I gestori di fondi hanno rivalutato il debito italiano e spagnolo nel contesto di una generale ripresa economica dell’Europa meridionale, sostenendo che non ha più senso classificare tali debitori come la “periferia” più rischiosa dell’Eurozona.
Mentre invece chi era considerato come paese piu ” sicuro” sta ora pagando dazio. Un esempio è la Francia, dove l’enorme deficit pubblico e le turbolenze politiche hanno spinto i costi di indebitamento al di sopra di quelli della Spagna. Ma anche la Germania sta cambiando pelle: quella che un tempo era considerata il porto sicuro dell’Eurozona, è stata oggetto di una rivalutazione da parte dei mercati dopo aver lanciato un piano di spesa da mille miliardi di euro.
Koutny di Vanguard prevede che gli spread si restringeranno ulteriormente il prossimo anno, portando quello dell’Italia a 0,5-0,6 punti percentuali rispetto alla Germania e quello della Spagna a 0,3-0,4 punti percentuali.
Gli investitori sottolineano il miglioramento della traiettoria economica della Spagna e le prudenti politiche fiscali dell’Italia sotto un governo politicamente stabile, come parte di un’ampia riduzione dei rischi fiscali per questi paesi e per altri paesi con un debito pubblico elevato come la Grecia.
Ken Egan, direttore del credito sovrano europeo presso l’agenzia di rating KBRA, ha affermato che le migliori fortune economiche dei paesi dell’Europa meridionale indicano la presenza di una “storia di due Europe, una storia del nord e una del sud”.
Il giornale inglese poi si sofferma sul ruolo della stabilita di questo governo e sulla grande autorevolezza a livello internazionale raggiunta dalla premier Giorgia Meloni, sottolineando, e questo non è un particolare da poco nel nostro paese, anche gli sforzi di questo governo compiuti sul piano del recupero dell’evasione.
L’economia italiana è molto più stagnante, con una crescita prevista al di sotto dell’1% del PIL almeno fino al 2027. “Gli investitori hanno mostrato interesse per il Primo Ministro Giorgia Meloni, il cui governo di destra ha mostrato un forte impegno per la riduzione del deficit, nonostante le pressioni dei lavoratori alle prese con la contrazione del costo della vita. Gli economisti affermano che Roma sta finalmente raccogliendo i frutti dei precedenti sforzi per contrastare l’evasione fiscale, il che sta incrementando la riscossione delle entrate.” alla faccia di chi, a sinistra, da sempre e in maniera chiaramente strumentale, accusa il governo di centro destra di strizzare l’occhiio agli evasori.
Insomma mentre la Spagna viene premiata per la sua grande crescita che dipende da fattori anche esogeni e non dipendenti dal govern Sanchez, peer il nostro paese ancora una volta la stampa internazionale sembra voler premiare il governo italiano per la sua serietà sul fronte della politica economica.









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