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Europa

Ci sono fascismi per cambiare e fascismi per mantenere lo status quo: l’Italia attuale ricade nel secondo caso, governi fantoccio al soldo di chi vuole colonizzarci (come in Africa)?

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Il titolo è eloquente, si spiega da solo. Infatti i fascismi, quelli storici, volevano inizialmente cambiare le cose a vantaggio di nobili ideali e per il bene comune, cosa che in una certa misura, almeno inizialmente, è davvero accaduta. Oggi vediamo invece una nuova forma di fascismo, quello finalizzato a mantenere lo status quo a vantaggio di soliti noti, magari con interessi sovranazionali. E, aggiungo – non è una novità – a vantaggio degli stranieri, la famosa plutocrazia da sempre combattuta da Mussolini. Tale percorso è tipico dei paesi sottomessi: fascismo – meglio, dittatura – per tenere le cose come sono, per evitare che il popolo voglia cambiare, per evitare di fare il bene della propria popolazione. Ed allo stesso tempo per avvantaggiare qualcun altro (…). E’ la stessa storia che abbiamo visto spessissimo nelle repubbliche centro-africane dove i francesi hanno grande esperienza, quelle in cui il dittatore di turno si è messo d’accordo con gli stranieri che vogliono le risorse e dunque fa leggi assurde, contro gli interessi della propria popolazione e del proprio paese, mentre dietro a tale solo apparente follia governativa ci sono le tangenti e le residenze future del dittatore e/o dei politici cooptati ad uso dello stesso paese interessato ad accaparrarsi le risorse del paese colonizzato. L’Africa è davvero piena di esempi di questo tipo: Niger, Mali, Ciad, Burkina Faso… I governi di tali paesi sono stati appunto “governi fantoccio”.

La costante in tale situazione può essere trovata in tre aspetti ricorrenti: elezioni truccate, media di parte e corrotti e – in ultimo –  sommosse negate prima con la repressione giudiziaria e poi col sangue per le strade, situazione a cui di norma segue una forza di pacificazione straniera composta guarda caso in maggioranza da soldati degli stessi paese che hanno contribuito a creare la dittatura, leggasi a pagare il dittatore con politici locali a carro. Vi faccio il semplice esempio dell’Algeria, dove il presidente Bouteflika da anni vive in una lussuosa villa a Parigi. E non cito quando accaduto in Ciad e Mali, dove vige il franco CFA legato all’euro (…). Ben inteso, da Parigi sono passati buona parte dei dittatori africani decaduti.

A questi paesi centro africani temo si sia aggiunta l’Italia, al soldo di chi spero l’abbiate capito da soli, mi sono stufato di ripeterlo. Perchè pongo tale interrogativo? Per una ragione esistenziale: quando avevo dieci anni mi ricorderò sempre quando andai in bagno assieme ad un compagno di scuola. Costui si fece la cacca e per nascondere “la cosa” si tolse le mutande e le mise nella cisterna del water, poi si pulì ed uscì. Naturalmente fu scoperto due giorni dopo, ma io mi ricordo solo che avendo assistito alla scena, per un paio di mattinate appena lo guardavo lui abbassava la testa e puntualmente mi offriva tutto quello aveva, le matite, le penne belle, la merenda. Non vi dico l’intervallo, mangiai di tutto, a sbafo. Anche perchè costui era un ricco avaro – caratteristica che poi si perpetrò negli anni a venire – e dunque si notava lo sforzo. Tutto era legato al fatto che non voleva che io parlassi di cosa aveva combinato in bagno, ce l’avevo in pugno.

Faccio ora il parallelismo con quanto accade oggi non solo in Italia ma diciamo nei paesi EU in crisi, forse un po’ ovunque nel mondo occidentale, spesso in crisi: se – e sottolineo se – tu hai ricevuto favori da chi ti vuole colonizzare, se hai preso spiccioli, se sei in qualche modo legato o semplicemente hai interesse personale a restare “legato” al colonizzatore, una volta fatto il primo passo, una volta presa la prima caramella, non ne puoi più uscire, pena la gogna. O peggio. In due parole, sei ricattato.

Prendiamo un caso conosciuto da tutti e molto attuale, la Grecia: la lista Lagarde portata dall’FMI ad Atene con i nomi degli evasori della lista Falciani si scoprì (vedasi l’inchiesta di HOTDOC, il cui direttore fu addirittura incarcerato per aver pubblicato lo scoop, ndr) essere stata depurata di alcuni dei politici greci che poi furono messi al governo dalla Troika, politici che guarda caso furono poi costretti a imporre le misure lacrime e sangue ai greci del tutto inutili per uscire dalla crisi ma efficacissime per costringere Atene a cedere per un tozzo di pane i propri assets più preziosi all’estero.

I politici in questione non potevano fare altrimenti, sarebbero finiti a fare la fame o peggio anche in galera. Stessa cosa sembra essere successa, in base a quanto riportato in questi giorni dalla stampa (Dagospia) con David Rossi, il dirigente suicida di MPS che sapeva tutto del senese e della banca in particolare: si scrive avesse partecipato a festini scandalosi dove tutta la nomenklatura locale e nazionale – soprattutto PD – era presente e dunque non poteva più uscire dal gioco. Di fatti fu “suicidato”, magari come Gardini, l’Italia è piena di casi simili.

Paesi coinvolti nello scandalo dei Panama Papers, in rosso, scoperto dal Consorzio dei Giornalisti Investigativi TJN assieme al (BND?) Suddeutsche Zeitung (tedesco): nel cerchiolino, notate l’unico paese sistemico che ne è rimasto guarda caso “immune”  (…)

In questo contesto bisognerebbe davvero chiedersi perchè Schauble quando era ministro degli interni e capo del servizio segreto tedesco (BND, ovvero dell’ente che organizzò il furto di dati nelle banche svizzera, la lista Falciani ed i Panama Papers) abbia cercato espressamente i nomi non di cittadini tedeschi – che di fatto se la sono cavata con multe ma tacendone sistematicamente le identità – ma di cittadini europei, soprattutto se di alto rango!!

Dunque, Gentiloni governo fantoccio di francesi, tedeschi et. al.? Idem Letta, Monti e Renzi? Non ne abbiamo certezza dunque NON possiamo dirlo. Ma il tempo ci dirà, che è galantuomo. Noi restiamo semplicemente ai fatti.

Enrico Letta (partito: PD) – sembrerebbe quasi lo stereotipo del dittatore africano ma di pelle bianca, prima governa l’Italia messo lì da poteri sovranazionali poi va a Parigi ad insegnare, riceve cariche, lavora a stretto contatto con il presidente francese, riceve dunque remunerazioni ecc. Peccato che quando era in Italia era vicinissimo alla Fondazione Nens, vicina al PD, quella che aveva proposto di vendere il settore armamenti di Finmeccanica proprio ai francesi (su suggerimento della famosa Lisa Jeanne, un nom de plume ossia inventato, che suppostamente lavorava nella stessa università dove oggi Enrico Letta insegna). Dimenticavo, ha recentemente ricevuto la Legion d’Onore, come Prodi.

Mario Monti (nominato Senatore a vita per il ruolo di primo ministro dal Presidente Napolitano, del PD) – ex commissario Europeo alla Concorrenza, sempre nel gotha delle consulenze EU e del mondo bancario, anche il figlio è dirigente di principali banche internazionali (…). Proverbiale il suo arrivismo.

Matteo Renzi (partito: PD) – sembrerebbe il più spendibile, peccato che di fatto – in base alle sue frequentazioni passate – possa essere a buon titolo considerato come una sorta di rappresentante della Fondazione Clinton in Italia, con tutte le conseguenze del caso.

Paolo Gentiloni Silveri (partito: PD) – questo è facile, la famiglia allargata è di casa a Palazzo Farnese, nobile di basso rango (conte), firmò quando era ministro degli esteri la cessione di mare italiano nel trattato di Caen. Guarda caso alla Francia. Vedasi le sue performance sempre tendenti al “caliamoci le brache” nei casi STX ed anche Vivendi (aspettate e mi direte), ha alimentato molti dubbi di sudditanza psicologica verso Parigi (…).

Ora una carrellata su cosa accade nel mondo. Oggi tra i governi più funzionali agli interessi del paese e della propria popolazione ci sono guarda caso i paesi di maggior successo ed in ascesa, ossia certamente Cina, Russia, Singapore, Australia, UK, Germania (sigh). Tra i governi invece che per varie ragioni cercano ma non riescono per caos interni a fare gli interessi del paese ci sono gli USA, dilaniati da lotte intestine tra sostenitori del presidente democraticamente eletto e gli avversari (interessati) che invece non vogliono nè possono accettare la sconfitta, in quanto rischierebbero di essere spazzati via per le loro supposte malefatte. E dunque gli mettono i bastoni fra le ruote. Forse anche la Spagna fa parte di questa schiera.

In coda ci sono i paesi africani di fatto colonizzati, quelli citati sopra. Menzione speciale per l’Italia, che si sta di fatto approssimando – dati alla mano – a tali paesi africani, almeno a giudicare dalle performance dei governi fantoccio che si sono succeduti negli ultimi 4 anni, che abbiano davvero fatto gli interessi dell’Italia certo non lo si può dire (anche qui, ai posteri l’ardua sentenza). Men che meno che NON abbiano fatto – per molti versi – l’interesse di paesi stranieri (magari salvando banche francesi e tedesche dalle secche greche mentre l’Italia non era coinvolta, o accettando leggi EU che ci stanno letteralmente massacrando [ho detto Fiscal Compact, voluto da Monti e votato dal PD?], o giustificando l’ingiustificabile nei recenti atteggiamenti predatori EU nei nostri confronti, senza reagire, ecc. ).

Perchè questo interesse per l’Italia da parte straniera? Semplice, perchè l’Italia checchè voi italiane ne pensiate – permettetemi, siete davvero stupidi a non capirlo, colpa anche dei media EU – è ancora una nazione ricca, molto ambita, strategicamente posizionata e soprattutto troppo vicina agli interessi USA in EUropa (che nell’idea di molti che contano nell’asse Parigi-Berlino dovrebbero essere sostituiti al comando del Continente, un progetto che innegabilmente ha avuto l’avallo obamiano) e dunque facilmente/necessariamente destabilizzabile.

La reazione della “gente italica” – se esiste – dovrebbe essere quella di votare un governo che faccia veramente gli interessi del paese, alle prossime elezioni. Ma chi può davvero fare gli interessi dell’Italia? Certamente – secondo chi scrive – non i quattro sopra citati. E dunque chi? Appunto, nessuno.

Da qui la conclusione: verrebbe quasi da dire che forse solo un colpo di stato può salvare l’Italia, a condizione che gli eventuali golpisti – magari patrioti – trovino i finanziatori esterni. Sta di fatto che in assenza di un radicale cambio di passo l’Italia, continuando così, con governi ed elites a carro intenti a difendere gli interessi propri e non quelli del paese e della gente, proseguirà con il progressivo impoverimento a cui, piano piano, seguiranno piccole rivoluzioni per mancanza di benessere – o meglio, per molto malessere – sedate nel sangue, inevitabilmente. La storia insegna. Da tale punto, come vedremo in Spagna a breve, ci sarà la lenta transizione vero l’intervento “pacificatore” di una forza internazionale europea d”di garanzia” (ahahah). La chiameremo “Sindrome Africana Per l’Italia” (SAPE).

Alla fine, forse, l’epilogo sarebbe simile al colpo di Stato. Ma con una grande differenza: con gli stranieri di mezzo nessuno difenderebbe gli interessi nazionali, si farebbero anzi quelli degli stranieri interessati a mettere le mani sulle nostre relative ricchezze.

Meditate gente, meditate.

Jetlag


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