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Analisi e studi

Italia: avanzo commerciale in crescita, ma a spese di chi?

L’Italia vede un avanzo commerciale in crescita a dicembre: come è questo coerente con un calo verticale della produzione industriale?

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Questa, in altri momenti, sarebbe una buona notizia, ma adesso potrebbe non essere così.  L’avanzo commerciale dell’Italia è aumentato a 5,98 miliardi di euro nel dicembre 2024, dai 5,333 miliardi di euro del mese corrispondente dell’anno precedente, superando le aspettative di mercato di 4,35 miliardi di euro.

Le esportazioni sono cresciute del 2,9% su base annua, raggiungendo i 49,334 miliardi di euro, principalmente grazie alle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+35,5%), computer, apparecchiature elettroniche e ottiche (+18,2%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,0%).

Tra i partner commerciali, i maggiori contributori alla crescita sono stati la Spagna (+15,1%), i paesi ASEAN (+32,2%), il Regno Unito (+14,0%), i Paesi Bassi (+15,0%) e il Belgio (+10,6%). Nel frattempo, le importazioni sono aumentate dell’1,7% a 43,353 miliardi di euro, con un aumento degli acquisti da paesi extra UE (+7,7%). Tuttavia, gli arrivi dall’UE sono diminuiti (-2,4%). Nel 2024, il paese ha registrato un surplus commerciale di 54,923 miliardi di euro.

Ecco il grafico: 

Quindi l’Italia ha un calo verticale della produzione industriale, ma, nello stesso tempo, aumenta il surplus commerciale. Questo è possibile con un calo dell’import da un lato, e con un calo dei consumi interni dall’altro: infatti le importazioni sono calate, più o meno in linea con gli andamenti stagionali

Quindi siamo alle solite: l’Italia tiene alto il surplus commerciale, ma sono con il contenimento della domanda interna, e questo non va per niente bene. Non solo si demolisce il sistema produttivo, ma ci sono ampi segni di un progressivo impoverimento.

Bisognerebbe rilanciare la domanda, ma come, quando non si parla che di armi?

 

 


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