Attualità
Iran: si intensificano le proteste, a fuoco la casa di Khomeini. Il governo rafforza la repressione
In Iran si intensificano le proteste contro il governo teocratico che, a sua volta, viene a rendere ancora più dura la repressione, non facendosi problemi di utilizzare anche mercenari siriani, iracheni e afgani, per reprimere le rivolte causate dal desiderio di libertà, di redenzione dei diritti delle donne e per la crisi economica.
I rivoltosi hanno perfino dato fuoco alla casa dell’ayatollah Khomeini, quello che era stato il leader della rivolta contro lo Shah e della creazione dello stato teocratico sciita.
Astonishing scenes from #Iran. Protesters have burned down the house of Ruhollah Khomeini, the Islamic Republic’s founder.
The house has been a museum for the past 30 years. This is an attack in the essence of the republic itself. pic.twitter.com/Qtk5jr5AR6
— David Patrikarakos (@dpatrikarakos) November 18, 2022
La polizia ha sparato proiettili di gomma a distanza ravvicinata, mirando anche agli occhi e ferendo numerosi manifestanti. Però lo sdegno per l’uccisione, da parte della polizia, di un bambino di nove anni durante le proteste le ha riaccese e diverse città sono ormai fuori dal controllo del governo
A massive funeral is being held for Kian Pirfalak, the 10-year-old boy killed by security agents in the city of Izeh in southwestern Iran.
The kid's death has further outraged Iranian people across the country, and many are mourning by posting videos and photos of the boy. pic.twitter.com/E93H27HITr— Iran International English (@IranIntl_En) November 18, 2022
Più rivolte significano più repressioni, e oggi questa si è accanita contro la città di Mahabad, nell’ovest del paese, dove si erano tenute massicce manifestazioni. La città sarebbe stata privata della luce elettrica e vi sarebbe l’uso di massicci mezzi militari per una violenta repressione del dissenso.
A massive crowd of people attended the burial of Azad Hosseinpour, another victim of the Islamic Republic’s crackdown on protesters, in northwestern city of Mahabad. After chanting slogans against the regime at the funeral, the huge crowd is now pouring into the city’s streets. pic.twitter.com/zOkxDntJ8w
— Iran International English (@IranIntl_En) November 18, 2022
Ecco l’entrata dei blindati in Mahabad, nel curdistan
عاجل نظام طهران الارهابي يدخل الدبابات إلى المدن التن مهاباد تتعرض إلى مذبحه pic.twitter.com/jRxuZcEQhq
— hamid mtasher (@HamedMusher) November 19, 2022
Comunque altre città stanno bruciando e vi sono continui assalti alle caserme delle guardie rivoluzionarie che non riescono più a controllare la situazione
احراق بيوت عناصر الحرس الثوري الارهابي فى بيرانشهر pic.twitter.com/nMTwuvBeb9
— hamid mtasher (@HamedMusher) November 19, 2022
Cosa succederà ora? Sicuramente un inasprimento della repressione, ma ogni ondata repressiva provoca un ulteriore scollamento fra regime e popolo. Anziché cercare una mediazione gli Ayatollah sembra che non abbiano altra soluzione che far sparare sulla folla. Qualsiasi sarà il risultato, sarà sanguinoso.
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