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Intervista a Schaeuble: l’Unione Europea è irraggiungibile

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Il Financial Times ha pubblicato un’intervista molto interessante all’ex ministro delle finanze, ed attuale presidente del Bundestag Wolfgang Schaeuble. Una lettura necessaria se volete capire l’euro da dove viene e dove vuole andare per il futuro. Vi proponiamo alcuni estratti, anche perchè l’intervistatore si è fatto offrire il pranzo nel miglior ristorante di Berlino e non ha mancato di descrivere tutto con dovizia di particolari (chiamalo fesso..)…..

Schaeuble rifiuta la critica che l’austerità abbia fatto crescere il populismo “Una spesa più alta non porta ad una maggiore soddisfazione“. La causa giace nella migrazione di massa…… Ma sull’accusa che non gli importasse abbastanza delle sofferenze del sud Europa? L’austerità ha diviso la UE ed ha acceso una vera austerità  contro Schaeuble Gli chiedo come si senta ora: “Sono triste perchè ho giocato un ruolo in tutto questo” risponde malinconicamente “E penso a come avremmo potuto agire diversamente“. 

La costruzione della UE si è dimostrata problematica” Affarma “Avremmo dovuto fare prima i grandi passi verso l’integrazione perchè ora non possiamo più convincere i paesi a compierli , per cui è irraggiungibile

“La Grecia è stata un problema particolarmente spinoso. Non bisognava ammetterla al club dell’Euro,ma quando la crisi dell’euro jha iniziato ad esplodere dovevamo concederle una pausa di 10 anni dall’eurozona, Un’idea che discutemmo con  Giorgos Papakonstantinou, la controparte greca dal 2009 al 2011 ” “Gli ho detto che che dovevano svalutare la loro valuta, che non erano competitivi , che le riforme necessarie sarebbero state difficili da raggiungere in democrazia. Per questo dovete lasciare l’euro per un certo periodo, ma tutti dissero che non ce n’era la possibilità”

“L’idea non sparì e Schaeuble spinse per un temporaneo Grexit nel 2015, durante un altro round della crisi del debito, ma la Merkel e gli altri capid i governo della UE respinsero l’idea. Parla anche delle sue dimissioni “La mattina in cui si prese la decisione la Merkel mi disse “”La Porti avanti?”, ma fu uno di quelle decisioni in cui fui moto vicino a dimettermi

“Alla fine del pranzo il discorso vira sulla decisione controversa della Merkel di lasciare i confini aperti al culmine della crisi dei rifugiati. La sua critica è sfumata. La decisione iniziale del 4 settembre di lasciar entrare migliaia di migranti bloccati in Ungheria era giusta, ma avrebbe dovuto essere un’eccezione “Non siamo stati in grado di evitare che la decisione iniziale fosse malintesa come una grande opportunità per i trafficanti di esseri umani, e questo è stato un vero dramma”.
Alla fine cosa resta del sogno europeo? Macerie.

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