Economia
Inflazione USA in lieve rialzo ad agosto, ma la Fed resta orientata verso un taglio dei tassi
I prezzi al consumo negli Stati Uniti accelerano leggermente al 2,9% su base annua, spinti da alimentari ed energia. L’inflazione “core” resta però stabile al 3,1%. Con i dati sul lavoro in rallentamento, le attese per un taglio dei tassi da parte della Fed nella riunione della prossima settimana si fanno più concrete.

L’inflazione negli USA non cala, anzi viene ritoccata leggermente al rialzo, ma questo non viene a cambiare di molto la situazione.
Vediamo l’andamento dei prezzi: il tasso di inflazione annuale degli Stati Uniti ha registrato una leggera accelerazione al 2,9% nell’agosto 2025, il livello più alto da gennaio, dopo essersi attestato al 2,7% sia a giugno che a luglio, in linea con le aspettative del mercato.
I prezzi sono aumentati a un ritmo più rapido per i prodotti alimentari (3,2% contro il 2,9% di luglio), le auto e i truck usati (6% contro il 4,8%) e i veicoli nuovi (0,7% contro lo 0,4%). Inoltre, il costo dell’energia è aumentato per la prima volta in sette mesi (0,2% contro -1,6%).
I prezzi della benzina (-6,6% contro -9,5%) e del gasolio (-0,5% contro -2,9%) sono diminuiti in misura minore e l’aumento dei prezzi del gas naturale è rimasto elevato (13,8% contro 13,8%). Nel frattempo, l’inflazione si è stabilizzata per i servizi di trasporto (3,5% contro 3,5%) e ha subito un leggero rallentamento per gli alloggi (3,6% contro 3,7%). Ecco il realtivo grafico:
Su base mensile, l’IPC è aumentato dello 0,4%, il valore più alto da gennaio, superando le previsioni dello 0,3%. Ecco qui il grafico relativo:
D’altra parte, l’inflazione core è rimasta stabile al 3,1%, lo stesso livello di luglio e del picco di febbraio, mentre l’IPC core è aumentato dello 0,3% su base mensile, in linea con il ritmo di luglio e le previsioni di mercato.
Ora il ritocco dell’inflazione è minimo, mentre i dati relativi al lavoro hanno visto un rallentamento piuttosto consistente, resta probabile una riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve, confermando quanto era trapelato da Jackson Hole il mese scorso. Comunque ormai manca solo una settimana alla riunione della FOMC, nel quale questi dubbi verranno fugati.

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