Attualità
Inflazione: come la Germania guiderà l’area Euro alla depressione permanente
La schizofrenia si è impossessata dell’area Euro, o almeno dell’unico paese che comandi veramente, cioè la Germania. La prova banale ed evidente in due titoli di articoli:
- L’inflazione climatica è un obiettivo politico
- LA BCE deve finalmente corregge i propri errori diagnostici
Il primo articolo spiega chiaramente come l’inflazione, attualmente al 5% nell’area euro, sia politicamente voluta, legata all’imposizione delle tasse per il CO2, e che condurrà volutamente a una situazione di maggiore povertà intesa, letteralmente, come minore disponibilità di beni. Tutto questo voluto specificamente dagli elettori che desiderano questo tipo di politiche, e che, ammette l’autore, verrà a portare a un decennio di stagflazione (inflazione e bassa crescita).
Il secondo articolo afferma che la BCE, di fronte all’inflazione a questi livelli, deve cessare la politica espansiva e deve iniziare una stretta monetaria, interrompendo il QE e alzando i tassi di interessi, soprattutto sui depositi bancari, riportandoli in territorio positivo.
Quindi abbiamo, nello stesso giornale, uno di fianco all’altro, due articoli che indicano il pecorso distruttivo dell’economie dell’area euro dettato proprio dalla politica tedesca, che gli altri paesi appoggiano senza critica:
- si crea inflazione con lo strumento politico della tassazione dell’energia: questo viene a causare stagflazione, ma da shock dell’offerta dall’interno, non dall’esterno. Cioè i prezzi aumentano, calano fortemente i consumi e l’economia non cresce, se non addirittura decresce;
- l’aumento dell’inflazione accentua le spinte verso la Banca Centrale per una stretta monetaria, che, con il relativo aumento dei tassi d’interesse, viene a comprimere ulteriormente l’economia;
- il “Combinato disposto” di questi due elementi verrà a causare una depressione di lungo periodo ed epocale, che si ripercuoterò, inevitabilmente, sulla demografia del continente portandolo a una depressione di lungo periodo, da cui sarà difficile, se non impossibile, uscire.
Il fallimento della crescita attraverso lo sviluppo delle energie alternative si sta già rivelando fallimentare e non in grado di sostenere nessun tipo di crescita economica. Chi ha imposto queste politiche ne è ben cosciente, ma, leggendolo, sembra che agisca per una sorta di mandato divino, non democratico. Perché io chiederei ai cittadini europei, tramite vere, libere elezioni, se veramente vogliono pagare l’energia il doppio o il triplo in virtù di uno sforzo che non condurrà a nessun reale risultato, anzi genererà l’esatto opposto, come stiamo già vedendo, cioè ad un aumento della produzione di energia da fonti fossili nel mondo: del resto se un player come l”area euro aumenta il prezzo dell’energia, senza che esistessero vere fonte energetiche alternative, ha avuto come effetto di rendere più, non meno conveniente, l’estrazione di gas e petrolio. Perché il vero dramma dell’area Euro a guida tedesca è che è guidata da demagoghi dilettanteschi, nessuno dei quali ha fatto delle vere valutazioni di impatto delle proprie scelte.
Vi dico queste cose a titolo informativo, perché voi non potrete incidere in questi processi. Nessun partito della sinistra (a parte Rizzo) ha il coraggio di sganciarsi da queste politiche. Altre forze, che capiscono il trucco, non hanno comunque gli attributi per sganciarsi, per lo meno in questo momento. Comunque, almeno, vi ho spiegato lo spettacolo a cui andrete ad assistere, e di cui pagherete il biglietto.
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