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CHI E’ IL NUOVO INETTO DI D’ANNUNZIO?
La figura dell’inetto non viene sviluppata solamente da Svevo e Pirandello ma anche dal D’annunzio. L’inetto in D’Annunzio è colui che SI LASCIA VIVERE. In questo senso è importante il rapporto che questi ha con la donna: l’inetto ha paura della donna che ha accanto perché molto più forte di lui.
Ad esempio nel TRIONFO DELLA MORTE, Giorgio Aurispa vive Ippolita Sanzio come MORTIFERA, nemica, potente forza della natura che schiaccia il nemico ed esce trionfante dalla singolar tenzone.
Per questo motivo l’inetto si ucciderà assieme ad ella, cingendola a sé, gettandosi insieme da uno scoglio.
Giorgio Aurispa è ancora un esteta della vita, come lo era Andrea Sperelli del romanzo precedente (Il Piacere), ma Ippolita, donna fatale, gli impedisce di aspirare ad una vita da superuomo e, pertanto, preferisce porre fine alla sua vita assieme a colei che gli impedisce di incarnare pienamente il proprio ideale.
Ed ancora:
Ma poi è costretto a correggere il tiro:
E pensare che qualcuno invece è riuscito, proprio liberandosi della sua Ippolita Sanzio, a trasformare la propria vita in un capolavoro, in un teatro a cielo aperto:
Ed ancora:
Quindi, caro NIENTOLOGO, ora tutto dipende solo e soltanto da te, riuscirai a liberarti dell’oscurante ed ingombrante presenza della donna più potente che ti schiaccia e ti opprime, o sarai costretto a prender esempio dal D’Annunzio e porre fine a questo amore tormentato in modo tragico e da vero e proprio inetto?
Ai POSTER 100X140 L’ARDUA SENTENZA!
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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