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INCIUCI EUROPEI: MACRON METTE IL VETO A WEBER E LANCIA BARNIER (il responsabile del fallimento Brexit)

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Inizia la solita lotta di potere ai vertici della UE per definire le posizioni chiave nella commissione, ed iniziano con i primi screzi franco tedeschi. Premettiamo che, per ora, i contatti sono informali, sempre forse, è meglio non esserne parte perchè a Bruxelles sono partiti con il piede sbagliata.

Il candidato della CDU alla guida della commissione europea Manfred Weber ha ricevuto un veto indiretto di Macron ed un veto diretto di LREM. Come riporta Le Figarò  intervistato appena giunto a Bruxelles sui possibili candidati Macron ha fatto due nomi Michael Barnier e Margarethe Vestager. Se il presidente si è limitato ad ignorare Weber, il numero due di LREM in Europa, Pascal Canfin,  è stato più chiaro: “Totalmente squalificato”. Amelie De Montchalin, Segretario di Stato agli Affari europei parlando di Weber ha affermato: “Credo che questa candidatura non ha ragione d’essere, Non è solo la Germania ad avere voce in capitolo, ma tutti i paesi europei. Speriamo di trovare un compromesso su qualcuno che incarni il rinnovo delle persone ed il rinnovamento”.

Manfred Weber era un poco simpatico bavarese, ma era anche il più filoamericano dei candidati,tanto da opporsi, da tedesco, alla realizzazione di Nord Stream 2. I due candidati che invece vuole imporre Macron hanno due simpatiche caratteristiche:

  • Sono stati fallimentari nelle loro funzioni politiche europee, in quanto Barnier passerà alla Storia come colui che ha impedito un accordo per un Brexit ordinato, mentre la Vestager è quella che ha messo in crisi il sistema bancario italiano con una decisione arbitraria e sbagliata su Tercas;
  • sono fortemente antiamericani ed antitrumpiani, il primo sempre per la durezza nei confronti di Londra, e la seconda per le multe appioppate ai colossi informatici americani.

La nuova Europa auspicata con l’inclusione de l’Alde nella maggioranza PPE+S&D parte proprio con il piede giusto, quello che tutti noi ci aspetteremmo,  cioè con una aumentata litigiosità. Vista la qualità che si sta preparando nella nuova commissione ci sarebbe sinceramente da chiedersi quale apporto sia possibile dare. A questo punto, vista l’ostilità e la prepotenza con cui proseguono queste discussioni o si ha la possibilità di segnare la presenza italiana con un apporto di qualità, forse sarebbe meglio, in caso di dichiarata ostilità dei litiganti, chiamarsene fuori. Meglio essere esterni che avere un nuovo PESC, cioè una nuova Mogherini. Anche la Lettera giunta proprio oggi può essere vista come l’atto di ostilità preventiva di qualsiasi commissione, ed a brigante bisognerebb

 

 

 


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