Attualità
In Siria la Russia attacca la coalizione filoamericana, mentre la Turchia prepara azioni militari
Funzionari militari statunitensi hanno dichiarato al Wall Street Journal che le forze russe hanno condotto questo mese diverse operazioni militari contro la coalizione guidata dagli Stati Uniti in Siria. Tra queste, l’attacco di mercoledì al presidio di al-Tanf, lungo il confine con l’Iraq, nel sud-est della Siria, anche se finora sembra che le operazioni abbiano preso di mira i proxy americani, ovvero le fazioni locali arabe e curde sostenute dagli addestratori statunitensi.
Dato che la Russia ha informato in anticipo gli americani degli attacchi tramite una linea di comunicazione militare, il Pentagono ritiene che la Russia “non stesse prendendo di mira attivamente le truppe americane, ma stesse infastidendo la missione statunitense in Siria“. Ecco l’area dell’attacco
Per quanto riguarda al-Tanf, i funzionari statunitensi hanno descritto che “un avamposto di combattimento presso la postazione” è stato colpito dall’attacco russo, ma nessuna truppa statunitense si trovava lì in quel momento, in un attacco che sembrava prendere di mira “combattenti Maghawir al-Thawra sostenuti dagli Stati Uniti” – che la Russia sostiene essere responsabile di un precedente attacco con bombe su strada contro le sue truppe. Non sono state segnalate vittime, in quanto le forze della coalizione hanno rapidamente evacuato a causa del precedente avvertimento russo.
È chiaro che questo è forse il momento in cui le forze russe e statunitensi si sono avvicinate di più a un conflitto diretto, cosa che il Pentagono ha espresso il desiderio di evitare, ma ha detto che le recenti azioni della Russia sono una grave “provocazione” e segnano un’escalation.
“Cerchiamo di evitare errori di calcolo o una serie di azioni che potrebbero portare a un conflitto non necessario: questo rimane il nostro obiettivo“, ha dichiarato il Gen. dell’Esercito Erik Kurilla, capo del Comando Centrale degli Stati Uniti. “Tuttavia, il recente comportamento della Russia è stato provocatorio e di escalation“.
Ha aggiunto la CNN in un seguito al rapporto del WSJ:
Secondo la valutazione iniziale degli Stati Uniti, è probabile che le forze russe abbiano ricevuto l’ordine di avvisare gli Stati Uniti in anticipo e di condurre gli attacchi aerei sapendo che non avrebbero colpito le truppe statunitensi e che gli americani avrebbero avvertito i loro alleati.
Ma è probabile che i russi abbiano comunque raggiunto il loro obiettivo di “inviare un messaggio” agli Stati Uniti che possono colpire senza temere ritorsioni, ha detto un funzionario.
Nel frattempo nel Noird della Siria la Turchia ha iniziato un’offensiva contro i Curdi siriani, prima alleati degli USA, ma ora più vicini a Assad, dato che i loro protettori si sono parzialmente ritirati. L’offensiva si concentra attorno a tre villaggi, che sono stati occupati dai turchi per respingere i “Terroristi” curdi del YPP, ma il presidente siriano Assad ha minacciato di reagire se l’offensiva dovesse proseguire. Quindi rischiamo l’apertura di un nuovo fronte di confronto in Medio Oriente fra USA e Russia, solo molto più complicato e confuso rispetto a quello ucraino.
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