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Economia

In Friuli verranno realizzate le Acciaierie a energia Nucleare? Accordo Danieli Newcleo per implementare gli SMR nella produzione dell’acciaio

Danieli e Newcleo firmano un memorandum per la progettazione e realizzazione di impianti integrati per la produzione e lavorazione dell’acciaio basati sugli AMR a neutroni veloci progettati da Newcleo. Una grossa novità per il Friuli

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Il Friuli Venezia Giulia potrebbe essere preso la prima regione italiana ad offrire, chiavi in mano, un impianto siderurgico alimentato a energia nucleare.

La francese Newcleo collaborerà con il Gruppo Danieli, progettista, costruttore e installatore italiano di macchine e impianti per l’industria siderurgica, per integrare i reattori veloci raffreddati a piombo di Newcleo con la tecnologia siderurgica di Danieli.

In base a un memorandum d’intesa firmato tra le due società, esse si concentreranno sullo sviluppo di potenziali soluzioni integrate in cui gli innovativi reattori veloci raffreddati al piombo (LFR) di Newcleo forniscano sia l’elettricità che il calore ad alta temperatura necessari per alimentare alcuni dei processi di Danieli per la produzione di acciaio senza l’uso di combustibili fossili (denominato acciaio verde).

Il SMR Newcleo

Danieli  ha dichiarato di voler fornire ai produttori di acciaio elettricità e calore ad alta temperatura a prezzi accessibili, abbondanti e privi di emissioni di anidride carbonica grazie alle soluzioni di energia nucleare di Newcleo.

Newcleo sta realizzando un reattore nucleare modulare, SMR/AMR, che utilizza una tecnologia altamente innovativa, quella del raffreddamento a piombo fuso. Questo fa si che il reattore nucleare sia sempre operativo ad altissime temperature. Inoltre il reattore è a neutroni veloci, cioè non necessita di un mezzo di moderazione delle particelle, come l’acqua, e utilizza neutroni ad alta energia. Questo ha anche il vantaggio di permettere l’uso di combustibile nucleare poco arricchito.

L’accordo potrebbe portare a soluzioni di approvvigionamento energetico lungo tutta la catena del valore del ferro e dell’acciaio, comprese le applicazioni legate al fusorio digitale Danieli e possibilmente la produzione di idrogeno verde per alimentare la tecnologia di riduzione diretta Energiron di Danieli per produrre ferro metallico.

“Unendo i loro sforzi, le due società riconoscono l’opportunità di raggiungere tappe significative nel percorso dell’industria siderurgica verso la decarbonizzazione, lavorando al contempo per ridurre i costi e la volatilità dell’energia a beneficio dei produttori e dei clienti che servono”, hanno dichiarato Danieli e Newcleo in un comunicato congiunto.

“Danieli è in prima linea nello sforzo dell’industria siderurgica verso la decarbonizzazione e il net-zero, obiettivi che sono sempre più legati alla competitività e ai costi energetici”, ha dichiarato il fondatore e CEO di Newcleo Stefano Buono. “Il nostro obiettivo attraverso questa collaborazione è quello di fornire ai produttori di acciaio soluzioni economicamente valide per la produzione di acciaio verde. Combinando le nostre tecnologie, cercheremo di aprire grandi opportunità per l’industria siderurgica globale, non solo rispondendo alle esigenze dirette dei produttori di acciaio, ma anche spingendo le catene di fornitura globali verso una nuova era di competitività e sostenibilità.”

Newcleo ha dichiarato che la futura collaborazione con Danieli si aggiunge alle partnership orientate alle applicazioni che ha già stabilito con altre aziende di livello mondiale, tra cui Fincantieri per la propulsione navale, Maire per la chimica verde e Saipem per le applicazioni nucleari off-shore, “che testimoniano il potenziale delle soluzioni nucleari innovative nella competitività globale e nella decarbonizzazione”.I

Nel luglio dello scorso anno è stato firmato un protocollo d’intesa tra EDF, Edison, Federacciai, Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare per promuovere la cooperazione nell’uso dell’energia nucleare per aumentare la competitività e la decarbonizzazione dell’industria siderurgica italiana.

Attraverso il MoU, i partner valuteranno le opportunità di co-investimento nella nuova energia nucleare e, in particolare, nella costruzione di piccoli reattori modulari (SMR) in Italia nel prossimo decennio, sfruttando la tecnologia SMR promossa da EDF (Nuward), le competenze di Edison e le capacità ingegneristiche e industriali di Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare. Si valuterà anche la possibilità di stabilire un contratto di fornitura di energia nucleare a medio e lungo termine, sfruttando soprattutto la capacità dell’interconnettore già in funzione tra Italia e Francia e contribuendo così alla decarbonizzazione della produzione di acciaio in Italia.

Purtroppo il nucleare è l’unica via per fornire, in questo momento, energia su larga scala stabile e completamente indipendente da fattori ambientali o atmosferici. L’eolico e il solare si rivelano estremamente instabili e perfino l’idroelettrico, ancorché più regolare nella distribuzione, può essere sottoposto a variabilità stagionali. Il Geotermico per ora è più che altro una speranza. Gli SMR , reattori nucleari di quarta generazione, sono invece la speranza per il futuro.

 


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