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In 250 milioni partecipano al più grande sciopero della storia. In Italia non ve lo ha detto nessuno… magari potevate svegliarvi

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Giovedì scorso in India si è tenuto il più grande sciopero della storia. La data era significativa e non casuale: si trattava del Giorno della Costituzione, la ricorrenza dell’approvazione della prima costituzione indiana nel 1948. Lo sciopero è stato veramente di massa ed i sindacati sono riusciti a coinvolgere larghissimi strati della società: dagli operai ai piccoli coltivatori diretti a larghi strati della società civile.

La manifestazione aveva come obiettivo il governo Modi e le richieste erano collegate ad alcune discusse decisioni del suo governo appoggiato dal BJP. I sindacati vogliono l’applicazione di un documento in 12 punti che include il ritiro di una serie di leggi recentemente approvate dal governo di Modi a protezione dei salari e dei prezzi per le micro imprese agricole, l’inversione delle recenti politiche di uscita dal settore dell’industria pubblica, all’attuazione dei programmi di welfare esistenti per i lavoratori rurali e l’espansione delle politiche sociali per aiutare le masse colpite dalle ricadute economiche della pandemia COVID-19. 

Ad organizzare questa enorme manifestazione è stato  un coordinamento che ha riunito da un lato le dieci maggiori organizzazioni dei lavoratori, dall’altro un coordinamento di 200 associazioni dei coltivatori diretti, oltre a gruppi di studenti ed altre minoranze. Gli organizzatori hanno affermato che la loro lotta non terminerà con questo evento, ma proseguirà in futuro con nuovi scioperi sino al raggiungimento degli obiettivi. Il governo Modi è l’espressione di un mix di interessi della classe medio alta, composta da imprenditori, dipendenti pubblici e dipendenti privati di livello elevato, e di coloro che appoggiano una spinta nazionalista induista molto marcata.

Ci sono stati scontri, anche se tutto sommato limitati, quando gli scioperanti hanno tentato di raggiungere i centri delle città e si sono scontrati con la polizia che ha utilizzato anche cannoni ad acqua.

Il più grande sciopero organizzato della Storia è stato completamente ignorato dai media italiani. Una volta sarebbe  passato per i TG, almeno per la dimensione dell’evento. Oggi c’è timore di mostrare situazioni in cui i Sindacati fanno il loro lavoro, proteggono lavoratori e piccoli imprenditori e cercano di migliorare le protezioni sociali. Forse temono che in Italia qualcuno potrebbe ricordarsi che esiste il diritto di scioperare e di manifestare. Forse temono che il popolo si ricordi di essere composto non da pecore, ma da uomini.


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