Attualità
Il WEF sta indagando sull’ex presidente Klaus Schwab
Una lettera anonima avrebbe spinto il WEF and indagare sull’ex presidente Klaus Schwab, giusto all’indomani delle sue dimissioni dalla carica

Il World Economic Forum (WEF) ha annunciato il 22 aprile di aver avviato un’indagine sul suo fondatore, Klaus Schwab, a seguito di una lettera di denuncia che accusa l’ex presidente di comportamenti scorretti.
L’annuncio è arrivato il giorno dopo che l’ottantasettenne Schwab ha dichiarato le sue dimissioni da presidente, con effetto immediato, senza fornire alcuna motivazione.
Il Wall Street Journal, che per primo ha dato la notizia dell’indagine, ha riferito che una lettera anonima inviata la scorsa settimana al consiglio di amministrazione del WEF ha sollevato preoccupazioni sulla governance e la cultura aziendale dell’organizzazione, includendo accuse secondo cui la famiglia Schwab avrebbe mescolato affari personali con le risorse del forum senza un adeguato controllo. Del resto chi si occupa per 50 anni di un’organizzazione senza trarne qualche vantaggio personale? Non valutarlo è, francamente, da fessi.
Il WEF “prende sul serio queste accuse, sottolinea che rimangono non provate e attenderà l’esito dell’indagine per commentare ulteriormente”, ha dichiarato il forum in una nota inviata via e-mail a Reuters.
Non sono stati forniti dettagli sulle accuse.
Un portavoce della famiglia Schwab ha negato tutte le accuse contenute nella denuncia dell’informatore, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Il portavoce ha anche dichiarato al Journal che Klaus Schwab intende intentare una causa contro chiunque sia dietro la lettera anonima e “chiunque diffonda queste falsità”. L’ira dell’ex presidente spiega come mai la lettera sia anonima.
Il raduno del WEF a Davos negli ultimi anni ha suscitato critiche sia dalla sinistra che dalla destra come un circolo elitario distaccato dalla vita della gente comune. Ha anche dovuto affrontare notizie negative sulla sua cultura interna.
Il Journal aveva precedentemente riportato che il consiglio di amministrazione del WEF stava collaborando con uno studio legale per indagare sulla cultura lavorativa che vigeva del forum, dopo che il giornale aveva riportato accuse di molestie e discriminazione all’interno dell’organizzazione. Una macchia per chi pensava di influenzare il mondo dall’alto della propria superiorità morale e di dirottare il capitalismo per perseguire degli obiettivi di una élite misteriosa e non democratica.
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