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IL WALL STREET JOURNAL: COMPRATE TITOLI ITALIANI, ANCHE PER VEDERE IL BLUFF

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Il Wall Street Journal è un media espressione della finanzia più dirette e più cinica. Oggi vi è comparso un interessante articolo a firma di Jon Sindreu che invita, senza tanti giri di parole, a “Vedere”  il bluff dell’Italia ed investire nei suoi titoli. L’autore afferma, senza giri di parole:

“Until support for the euro crumbles, here’s a rule of thumb for longer-term investors: If any eurozone bonds yield much more than Germany’s, buy them.”

“Fino a che l’appoggio all’euro non cade, c’è una regola semplice per gli investitori di lungo  termine: se un titolo rende più dei Bund tedeschi, compralo”

Il discorso dell’autore è semplice: lo spread NON rappresenta i rischi di default del debito, ma di break up, se no dovrebbe prezzare allo steso modo tutti i titoli periferici, come anche Francia Spagna e Portogallo , che , tra l’altro, presentano, o hanno presentato recentissimamente, deficit simili o più ampi. In realtà lo spread prezza la possibilità o meno di rottura dell’euro, ma dato che la pubblica opinione italiana è ancora pro euro , ed aggiungiamo noi non è scritto da nessuna parte che il governo voglia uscire dall’euro, il problema non c’è e titoli di stato ed azionari italiani sono un ottimo affare.

 

Ora anche quello che è stato considerato, superficialmente e, consentitemelo, stupidamente come un governo anti euro si muove con l’unica politica, quella espansiva e per la crescita , che può effettivamente salvare l’euro, e questo inizia ad essere capito. Il rischio di uscita non viene dal governo italiano, ma da un potere politico europeo accecato da una comunicazione italiana distorta, che presenta un governo anche troppo moderato come composto da un mix di fascisti e di leninisti. Si tratta solo di un banale giochetto politico, ma chi saprà leggere i numeri e la loro realtà potrà fare degli ottimi affari, anche sul mercato del debito pubblico. Certo il rischio di Eurobreak è legato allo scetticismo della popolazione italiana: se crescesse questo evento sarebbe più probabile e non colpirebbe solo l’Italia, ma anche altri paesi. Però prendere a pesci in faccia  chi voglia applicare politiche sociali e mostrare una stupida rigidità non è il miglior modo per aumentare l’appoggio popolare alla moneta unica. Il problema non è l’Euro, ma i politici che lo governano.

 

 

 

 

 


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