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Energia

Il Vietnam vuole riprendere la strada dell’energia nucleare per soddisfare le crescenti necessità dell’industria

il Viernam vede una crescita importante di energia, pari al 13% all’anno, per cui sta valutando la possibilità di riprendere dei progetti nucleari, soprattutto basati sugli SMR, oltre all’eolico e al solare

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Il Vietnam sta valutando la possibilità di riprendere lo sviluppo dell’energia nucleare e di incrementare la capacità di produzione di energia solare, mentre deve affrontare le sfide legate all’espansione di carbone, gas, energia eolica e idroelettrica.

In una recente riunione, il governo centrale ha dato ordine al Ministero dell’Industria e del Commercio di condurre una revisione dei progetti delineati nel piano di sviluppo dell’energia per il periodo 2021-2030 con una visione al 2050, secondo un comunicato del 12 settembre. Il piano di implementazione del PDP VIII è stato approvato solo cinque mesi fa, ad aprile, dopo lunghe discussioni e ritardi, e si prevede che il MoIT conduca un’altra revisione a causa della lentezza dei progressi, in particolare per quanto riguarda il GNL e l’energia eolica offshore.

I ritardi in questi progetti potrebbero avere un impatto sulla fornitura di energia elettrica necessaria per la crescita economica del Vietnam che, prevista a oltre il 7% all’anno, richiede un aumento del 12-15% annuo della produzione di energia, ha dichiarato il governo.

L’altra soluzione è lo sviluppo del nucleare, che è utilizzato da 32 Paesi e rappresenta il 9,1% della produzione globale di energia nel 2023, ha dichiarato il MoIT.

Il Vietnam non ha incluso il nucleare nel PDP VIII, ma dovrebbe prendere in considerazione i piccoli reattori modulari (SMR), compresi i reattori galleggianti, con una capacità di 300 MW ciascuno che possono essere costruiti in 24-36 mesi.

Per accelerare il quadro giuridico dei progetti energetici, il governo ha istituito un gruppo di lavoro guidato dal ministro dell’Industria e del Commercio Nguyen Hong Dien, con i responsabili delle compagnie energetiche statali Petrovietnam e Vietnam Electricity (EVN).

Centrali elettriche in Vietnam

Il gruppo è stato incaricato di condurre una revisione finale della bozza di legge sull’elettricità che dovrebbe essere presentata all’Assemblea nazionale per l’approvazione in ottobre. La legge riveduta incorporerà le norme per lo sviluppo delle energie rinnovabili, comprese le nuove fonti energetiche.

Nel 2016, il Vietnam ha abbandonato l’ambizioso piano di costruzione delle prime due centrali nucleari del Paese, citando i prezzi competitivi dell’energia, la domanda di elettricità inferiore al previsto e gli elevati costi di costruzione.

Ritardi nel progetto In linea con le direttive federali, il MoIT sta raccogliendo feedback da vari ministeri, agenzie governative e compagnie energetiche statali per rivedere il PDP VIII.

Le vendite commerciali di elettricità del Vietnam sono aumentate del 13,7% su base annua nei primi sette mesi del 2024, superando le aspettative di crescita annuale del 9,1% per il periodo 2021-2025 stabilite nel PDP VIII. Tuttavia, lo sviluppo del carbone, del gas, dell’eolico offshore e dell’energia idroelettrica è stato inferiore alle aspettative, secondo il documento del MoIT.

Il PDP VIII fissa un tetto massimo di 30,13 GW di capacità elettrica a carbone entro il 2030, consentendo lo sviluppo di ulteriori 3,383 GW da progetti già in costruzione. Il MoIT ha dichiarato che i nuovi progetti a carbone non sono fattibili a causa dell’opposizione locale e della mancanza di sostegno finanziario.

Nell’ambito del piano energetico, il Vietnam mira ad aumentare la capacità idroelettrica a 29,346 GW dagli attuali 22,878 GW, il che comporta rischi legati a disastri naturali, cambiamenti climatici e altre sfide impreviste, ha dichiarato il ministero.

Inoltre, nell’ambito del PDP VIII, sarà impegnativo aumentare la capacità di energia eolica a 21.880 GW entro il 2030. Attualmente, l’eolico onshore e nearshore è pari a 3.061 GW; raggiungere 6 GW di eolico offshore entro il 2030 è quasi impossibile, dato che al momento non sono stati approvati impianti offshore. Si stima che la costruzione di 1 GW di energia eolica offshore costi circa 2,5 miliardi di dollari e richieda da sei a otto anni, ha dichiarato il MoIT.

Per quanto riguarda il GNL, nell’ambito del PDP VIII, il Vietnam prevede di sviluppare 13 centrali elettriche alimentate a GNL con una capacità complessiva di 22,4 GW entro il 2030, ma attualmente non ce ne sono di operative. La prima centrale a GNL da 750 MW, Nhon Trach 3, dovrebbe iniziare i test il 15 ottobre e la Nhon Trach 4 da 750 MW due mesi dopo, ha dichiarato il 30 agosto il promotore del progetto PV Power.

Una soluzione a breve termine è l’espansione dell’energia solare, che può essere installata rapidamente, ma nel PDP VIII l’energia solare non è una priorità, con solo 1,5 GW di nuova capacità su larga scala previsti entro il 2030. L’obiettivo solare previsto dal piano è di 12,836 GW entro il 2030, escluso il solare su tetto, e il ministero intende promuovere ulteriormente l’energia solare.

 


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